martedì 30 luglio 2024

Dalla "prima" alla "seconda" PiC lombarda: l'evoluzione delle politiche regionali per la conicità

Preceduta dalle regole di sistema del SSR per il biennio 2023-2024 è stata varata la “seconda” Presa in Carico (PiC) della cronicità e fragilità in Lombardia, che modifica in modo sostanziale la “prima” PiC del 2017. Tre sono le semplificazioni introdotte dalla DGR 2755 del 15 luglio 2024 per raggiungere gli obiettivi minimi di PiC a livello di AFT (si veda il PS e per ulteriori dettagli cliccare sul link):

·    l’eliminazione della redazione del patto di cura;

·    l’eliminazione del processo di validazione dei PAI da parte delle ATS

·    la possibilità per i medici di aderire in forma singola, ovvero senza l’iscrizione ad una Coop, con la mediazione delle COT ed utilizzando la futura piattaforma regionale per la gestione della PiC.

sabato 27 luglio 2024

Ecco il colpevole della medicina difensiva: il giovane medico!

Non passa settimana che un autorevole opinion leader non intervenga sulla MG. Ecco la diagnosi del problema "medicina difensiva" proposta da Nicola Montano, neo presidente della SIMI, in un colloquio con La Repubblica: 

«Tutto dipende dal sistema, non nasce da errori di un singolo attore. Per ridurla dobbiamo mettere chỉ prescrive in grado di lavorare con tranquillità. Oggi abbiamo una carenza di medici di medicina generale, quindi questi colleghi hanno un carico di lavoro importante, spesso sono molto giovani, e hanno una tendenza alla medicina difensiva». 

Cioè - chiosa l'intervistatore - a prescrivere per paura di sbagliare.

Variabilità delle prescrizioni ed appropriatezza diagnostica: quale valutazione?

La variabilità delle prescrizioni e degli interventi in medicina è la risultate di molteplici concause - poco considerate quando si tratta di valutare l'appropriatezza delle prescrizioni - riconducibili

mercoledì 24 luglio 2024

Le novità della "seconda" PiC lombarda

Ecco i punti principali della seconda PiC  (DGR 2755 del 15.7.2024)
1- obiettivi: 
  • contenimento delle liste d'attesa, 
  • riduzione del tasso di ospedalizzazione dei pazienti cronici e fragil
  • riduzione degli accessi impropri al PS.

2- ogni AFT, in raccordo con le ASST di riferimento, dovrà raggiungere l’obiettivo della PiC di almeno il 15% di pazienti cronici sul totale del numero di assistiti cronici di competenza, garantendo un mix di complessità così definita:
  •  5% pazienti di livello di complessità I (con più di 3 patologieconcomitanti);
  • 40% pazienti di livello di complessità II (con 2-3 patologieconcomitanti);
  • 55% pazienti di livello di complessità III (monomorbidi);

3. semplificazione della procedura di PiC mediante:

  • l’eliminazione della redazione del patto di cura;
  • l’eliminazione del processo di validazione dei PAI da parte delle ATS;

4. la PiC effettuata dai MMG/PLS aderenti alle Cooperative prosegue secondo la procedura già in essere;

  • i MMG/PLS aderenti alle Cooperative dovranno informare i propri nuovi assistiti sul trattamento dei dati personali connesso alla presa in carico mediante apposita informativa;
  • i MMG/PLS in Cooperativa dovranno garantire la continuità della PiC per i pazienti già arruolati;
  • i MMG/PLS in Cooperativa continueranno ad utilizzare il software gestionale esistente già in loro possesso;

 5- per la PiC da parte dei MMG/PLS non aderenti ad una Cooperativa, la Direzione Generale Welfare metterà successivamente a disposizione le funzionalità necessarie alla predisposizione e gestione del PAI nell'ambito della piattaforma regionale della sanità territoriale (SGDT);
 
6 - successivamente all’integrazione di cui sopra, le ASST alle quali è afferita la gestione degli MMG/PLS, dovranno individuare le modalità organizzative più idonee per l’effettuazione della PiC da parte dei MMG/PLS non aderenti ad una Cooperativa che dovranno avvalersi del Centro servizi/COT delle ASST di riferimento;

7- il MMG/PLS aderente ad una Cooperativa che decidesse di passare in forma singola, mantiene la PiC dei propri pazienti e le prenotazioni precedentemente fissate da parte della Cooperativa e le prenotazioni delle prestazioni indicate nel PAI resteranno valide;

8 - i MMG/PLS, sia in forma singola che in Cooperativa, dovranno interfacciarsi prioritariamente con i Direttori di Distretto delle ASST per le attività inerenti alle AFT cui aderiscono;

9 - la quota incentivante per il MMG/PLS è pari a € 8,00 (oneri inclusi) a paziente preso in carico nel caso di soddisfacimento di entrambe le seguenti condizioni:

  • raggiungimento a livello di singolo MMG/PLS della PiC di almeno il 15% dei propri assistiti cronici totali secondo le percentuali di complessità sopra indicate. Per il raggiungimento dell’obiettivo verranno considerati i nuovi PAI redatti da gennaio 2024 (esclusi i rinnovi);
  • raggiungimento o superamento da parte del MMG/PLS per i propri pazienti presi in carico del valore soglia con riferimento a tutti gli indicatori di cui all’allegato n.3A;

10 - tale quota sarà corrisposta ai MMG/PLS con il cedolino di settembre dell’anno successivo a quello di competenza del PAI, così da consentire l’elaborazione degli indicatori previsti disponendo di flussi informativi stabili:

11 - i pazienti soggetti a percorsi di diagnosi e cura nelle strutture sanitarie dovranno essere presi in carico all’interno delle strutture stesse che dovranno provvedere alla gestione completa del percorso di cura (prescrizione, prenotazione, erogazione e monitoraggio) senza la necessità della redazione del PAI.

lunedì 22 luglio 2024

Appropriatezza diagnostica e terapeutica: le differenze contano!

Estratto dal libro “Appropriatezza e variabilità nel sistema prescrittivo”

KDP edizioni Amazon, 2024, pag, 170, in formato cartaceo ed ebook

A suo tempo il dibattito pubblico attorno alla lista degli oltre 200 accertamenti inseriti nei LEA del 2017 e soggetti a criteri di appropriatezza si è cristallizzò in due opposti orientamenti, riemersi anche nel 2024 dopo l’annuncio del DL liste d’attesa: da un lato non sono mancate le rassicurazioni ministeriali sul fatto che i LEA non si proponevano di tagliere le prestazioni, mentre dall'altro i critici hanno paventato il rischio che con il pretesto dell'appropriatezza si intendevano di fatto ridurre le prestazioni costringendo i cittadini a pagarsi le indagini diagnostiche sottoposte a vincoli prescrittivi, facendo un regalo alla sanità privata.

martedì 2 luglio 2024

QUALE APPROPRIATEZZA DELL'APPROPRIATEZZA?

Definiamo “scientificamente” l’appropriatezza dell’appropriatezza 

02 LUG - 

Gentile Direttore, il dibattito pubblico sul Decreto Legge liste d’attesa ha riproposto l’ormai trentennale questione dell’appropriatezza prescrittiva, nel caso specifico della specialistica ambulatoriale.

Il riferimento istituzionale in questo campo è il Manuale ministeriale del 2012 per la formazione del Governo Clinico, che illustra le definizioni e modelli concettuali. Il documento esordisce con questa prudente affermazione: 

“poiché l’appropriatezza è un concetto complesso e multidimensionale, è possibile individuare alcune prospettive di lettura che ne identificano altrettante componenti e dimensioni, come il livello di evidenza scientifica, il punto di vista del paziente, i valori della società”. 

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