- quello con gli Ordini regionali del 2018 che ha introdotto la figura del Clinical Manager in forma singola;
- le regole regionali di sistema 2019 che lo recepivano, assieme ad indicazioni generali sulla PiC contenute in altre DGR;
- l'accordo sindacale per l'AIR 2019, sottoscritto in primavera, che inserisce la PiC tra i progetti di Governo Clinico aziendale
Viene spostato al 31 dicembre del 2019 il termine per l'adesione alla PiC da parte dei MMG Clinical Manager, sia singoli che in Coop, ed è prorogato alla medesima data anche l’arruolamento dei pazienti.
STRATIFICAZIONE PAZIENTI
La Direzione Generale Welfare, in coordinamento con le ATS, ha definito le variabili per integrare gli attuali algoritmi di stratificazione con elementi utili ad individuare le situazioni a maggiore rischio di fragilità clinica e di vulnerabilità sociale che verranno messi a disposizione dei gestori da parte delle ATS.
PATTI DI CURA
Viene aggiornato il fac-simile di Patto di Cura per il MMG singolo e quello precedentemente in vigore per il MMG in Coop e si prevede il rinnovo automatico dei patti di cura annuali, sottoscritti a partire dall’entrata in vigore della Delibera.
RINNOVO PAI E DISARRUOLAMENTO IN CASO DI MANCATO RINNOVO
Se il paziente intende proseguire nel percorso di presa in carico e pertanto non comunica il recesso dal patto di cura, il clinical manager al termine della validità del PAI dovrà procedere al rinnovo dello stesso entro 120 giorni dalla scadenza.
Si sottolinea che i PDTA standardizzati rappresentano un limite per i pazienti cronici pluripatologici e che per tale tipologia di pazienti il PAI consente di superare tale limitazione dal momento che si basa sull’analisi dei bisogni specifici della persona.
ARRUOLAMENTO PROATTIVO
In ottemperanza alla DGR n. 1046 del 17/12/2018 l’arruolamento deve avvenire in modo proattivo da parte degli MMG/PLS e può essere effettuato proattivamente anche da parte delle strutture sanitarie per i pazienti mono/polipatologici complessi, informando preventivamente il MMG/PLS.
La DGR fornisce indicazioni sulle modalità di arruolamento proattivo :
1. da parte delle Strutture sanitarie per alcune patologie;
2. in occasione delle dimissioni, ai pazienti cronici che abbiano avuto un episodio di ricovero;
3. da parte dello specialista in occasione delle visite specialistiche ambulatoriali.
1. da parte delle Strutture sanitarie per alcune patologie;
2. in occasione delle dimissioni, ai pazienti cronici che abbiano avuto un episodio di ricovero;
3. da parte dello specialista in occasione delle visite specialistiche ambulatoriali.
In ottemperanza all’Accordo Integrativo Regionale per la MG del 2019” la remunerazione del PAI passa da 10 a 15 euro, per valorizzare la complessità clinica del documento che deve compren-dere informazioni sugli stili di vita, sui fattori di rischio e sulle diverse terapie ed attività diagnostiche in corso.
TARIFFA DI PRESA IN CARICO
In conseguenza dell’aumento della remunerazione del PAI la tariffa di presa in carico viene così aggiornata:
- per i pazienti monopatologici (livello verde) passa da 35 a 40 euro;
- per i pazienti con due/tre patologie (livello giallo) sale da 40 a 45 euro;
- per i pazienti con più di tre patologie (livello rosso) aumenta da 45 a 50 euro.
PRESTAZIONI PREVISTE NEI PAI EROGABILI DAL CM IN TELEMEDICINA (al PS il testo completo delle norme attuative)
Vengono introdotte dettagliate modalità per l'esecuzione delle prestazioni di telemedicina introdotte con precedenti accordi. Per consentire le prestazioni in telemedicina si rende necessaria la sottoscrizione di un accordo convenzionale con una struttura erogatrice accreditata per la realizzazione di tali progetti telemedicina e ATS predispongono un elenco sulla base delle manifestazioni di interesse degli erogatori accreditati disponibili a fornire questo tipo di servizio, sia ai MMG in forma singola che in forma aggregata.
La prestazione svolta in telemedicina sarà rendicontata da parte della struttura erogatrice e verrà remunerata secondo le tariffe del Nomenclatore tariffario di specialistica ambulatoriale pubblicato annualmente dalla Regione Lombardia. La remunerazione della prestazione è definita per il 70% a favore del MMG e per il 30% a favore della struttura accreditata e la quota percentuale riconosciuta al MMG sarà corrisposta nel cedolino con cadenza semestrale.
ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
La Delibera introduce complesse modalità statistiche di monitoraggio degli indicatori per il riconoscimento del saldo finale della tariffa di PiC, subordinato al raggiungimento del:
• 70 % del rispetto delle dotazioni strumentali, tecnologiche e professionali poste in essere dal gestore riconosciute di livello quantitativo e qualitativo tali da garantire l’accompagnamento del paziente cronico nel percorso di cura;
• 30 % dei seguenti indicatori quali fondamentali strumenti di analisi che diano prova dell’effettiva gestione del PAI e dell'erogazione efficace ed efficiente delle prestazioni:
- P01 - Indice di congruità di programmazione del PAI
- P06 - Indice di aderenza terapeutica farmacologica
- P07 - Indice di aderenza ambulatoriale al PAI
- E03 - Effettuazione HB1Ac in pazienti diabetici
SCAMBIO INFORMATIVO TRA GESTORI, MMG/PLS, ATS – SERVIZIO EPIC
Gli scenari di applicazione riguardano:
1. la presa in carico da parte del Medico in Forma Singola
2. la trasmissione dei PAI alle ATS per gli assistiti presi in carico sul territorio
3. la comunicazione di eventi quali prescrizioni, cambio stato, prenotazioni, erogazioni, anagrafica cittadino, presa in carico stessa (arruolamento, PAI, disarruolamento..)
4. l’invio delle variazioni della stratificazione regionale degli assistiti.
Al link il testo dell'allegato: https://app.box.com/s/g41rwqkwgumlr4xk6n0v5cu2r88z5npc
COMMENTO
Nel complesso la Delibera introduce alcuni aggiustamenti in corso d'opera alla PiC, che presumibilmente non avranno un grande impatto sugli esiti degli arruolamenti; visti i normali tempi di recepimento delle Delibere (non prima dell'autunno, ammesso che entri subito in funzione in modo efficace) le nuove norme potranno forse raddoppiare gli arruolamenti alla fine del triennio di sperimentazione.
Nel testo mancano riferimenti espliciti ai Gestori ospedalieri pubblici e privati, che sembrano ormai emarginati dalla riforma a vantaggio del ruolo dei MMG sia singoli che in Coop. Infine tra le righe viene data l'indicazione generale di riservare il PAI ai pazienti polipatologici complessi, come indica espressamente il Piano Nazionale della Cronicità, mentre per la gestione delle monopatologie croniche il PDTA resta lo standard di riferimento.
P.S. PRESTAZIONI PREVISTE NEI PAI EROGABILI DAL CLINICAL MANAGER MMG/PLS IN STUDIO CON L’AUSILIO DELLA TELEMEDICINA
Con la già menzionata “Preintesa sull’Accordo integrativo regionale MMG anno
2019”, sono state riconosciute come prestazioni diagnostiche eseguibili dai medici
di medicina generale, anche in telemedicina, quelle assicurate esclusivamente nei
confronti dei propri assistiti per i quali è stato redatto e validato il PAI nell’ambito
degli accordi regionali, elencate al punto 1.4.1.7 della DGR n. XI/1046 del 17.12.2018
e riportate nella Preintesa stessa.
Sulla base dell’accordo siglato, alcuni esami potranno essere svolti all’interno dello
studio del MMG/PLS che, se in possesso delle competenze e della specializzazione
nella disciplina medica per la quale si intendono erogare le prestazioni
specialistiche potrà anche refertare il risultato dell’esame. Ciò consentirà ai medici
che aderiscono al percorso di presa in carico di eseguire nei propri studi esami
diagnostici di I livello presenti nel PAI dell’assistito arruolato, favorendo l’aderenza al
PAI e l’appropriatezza erogativa e senza sovraffollare le strutture sanitarie.
Le parti nella Preintesa hanno concordato che l’erogazione delle predette
prestazioni sia vincolata alla programmazione delle ATS. In particolare tali
prestazioni non devono generare duplicazione di costo per il Servizio Sanitario
Regionale (SSR) ed essere erogate ad assistiti esenti per le prestazioni di cui trattasi.
Nel pieno rispetto del paragrafo n. 1.4.1.7 della DGR n. XI/1046 del 17.12.2018, le ATS
dovranno accogliere le manifestazioni di interesse a partecipare alla erogazione di
dette prestazioni da parte dei medici operanti nel territorio di competenza e
verificare la sussistenza dei requisiti strutturali, tecnologici e professionali
dell’operatore.
Le predette prestazioni eseguite dal medico di assistenza primaria verranno
retribuite secondo le modalità previste dal punto 1.4.1.7 della DGR n. XI/1046 del
17.12.2018, in presenza sia dei requisiti strutturali, tecnologici e di appropriatezza
degli spazi che dei requisiti professionali dell’operatore, così come previsto dalla
normativa vigente in materia a cui le indicazioni dell’allegato B) – Sub Allegato 7
della D.G.R. n. X/2989 del 23/12/2014 non possono comunque derogare.
La Legge Regionale n. 23 del 2015 ribadisce, tra gli altri, l’orientamento alla presa
in carico della persona nel suo complesso, nel rispetto della libera scelta, e
promuove l’integrazione operativa e gestionale tra erogatori dei servizi sanitari,
sociosanitario e sociale (art. 2, art. 3).
In particolare, in tema di cronicità, stabilisce all’articolo 9 di attivare modalità
innovative di presa in carico del paziente cronico e fragile, anche attraverso
l’utilizzo della Telemedicina, sviluppando modelli organizzativi che assicurino
l’integrazione e il raccordo tra tutte le competenze professionali coinvolte,
ospedaliere e territoriali, attraverso reti di cura e assistenza sanitaria, sociosanitaria
e sociale.
Le tecniche di telemedicina e monitoraggio dei parametri clinici possono
contribuire a ridurre le ospedalizzazioni, perché creano una continuità assistenziale
fra paziente, ospedale e medico di medicina generale (MMG), promuovono
l’autocontrollo della malattia e la compliance al trattamento farmacologico e
permettono il riconoscimento anche precoce dei segni iniziali di instabilizzazione
emodinamica.
Le risorse per finanziare queste attività sono quota parte di quelle stanziate per la
specialistica ambulatoriale (2%) e le tariffe sono quelle previste dal vigente
nomenclatore regionale della specialistica ambulatoriale e diagnostica
strumentale.
Per consentire anche ai medici soci di cooperative di erogare prestazioni sanitarie
con l’uso della telemedicina, poiché la cooperativa non può erogare prestazioni
sanitarie, si rende necessaria la sottoscrizione di un accordo convenzionale con una
struttura erogatrice accreditata per la realizzazione di progetti telemedicina.
A tal fine le ATS predispongono un elenco sulla base delle manifestazioni di interesse
ricevute da parte di erogatori accreditati che si rendono disponibili a fornire questo
tipo di servizio, sia ai MMG in forma singola che in forma aggregata; il servizio è
comprensivo della fornitura degli strumenti di tipo informatico e tecnologico
necessari a svolgere le attività, ove necessario, al fine di garantire appropriatezza
e certificazioni di qualità.
Le prestazioni in telemedicina vengono quindi effettuate presso gli ambulatori da
parte dei Medici di Medicina Generale, che se in possesso della specializzazione
nella disciplina medica per la quale si intendono erogare le prestazioni
specialistiche potranno anche refertare l’esame; nel caso contrario la refertazione
è eseguita da parte dello Specialista della/e Struttura/e con cui si intende
implementare il progetto.
La prestazione svolta in telemedicina sarà rendicontata da parte della struttura
erogatrice con il flusso di cui alla circolare 28/SAN che seguirà un apposito tracciato
record definito dalla DGR n.XI/1697/2019 in cui sarà obbligatorio la valorizzazione
del campo indicando se le prestazioni sono state erogate in modalità di
Telemedicina.
La remunerazione della prestazione svolta in telemedicina, secondo le tariffe
determinate dal Nomenclatore tariffario di specialistica ambulatoriale pubblicato
annualmente dalla Regione Lombardia, è definita nella percentuale del 70% a
favore del medico di medicina generale e nella percentuale del 30% a favore della
struttura accreditata, entro i limiti di cui alla DGR n. X/6551/2017, che gestirà la parte
amministrativa relativa all'invio del flusso di rendicontazione ed eventualmente
anche alla refertazione nel caso specifico che la prestazione sia svolta da parte del
medico che non possiede la specializzazione nella disciplina medica per la quale
viene erogata la prestazione in telemedicina.
Quanto sopra in considerazione della rilevanza dell’impegno del medico che
effettua la selezione del paziente eleggibile, organizza gli appuntamenti e il rilascio
delle impegnative, esegue la prestazione e provvede alla relativa refertazione, e
invia l’impegnativa alla struttura sanitaria accreditata per procedere alla
trasmissione dei flussi.
Lo svolgimento dell’attività sarà monitorato trimestralmente dai competenti uffici di
Regione Lombardia in condivisione con la Federazione Regionale degli Ordini dei
Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Lombardia e le ATS al fine di verificare
l’appropriatezza e la qualità dei servizi resi in telemedicina.
La remunerazione della quota percentuale riconosciuta al MMG sarà corrisposta
nel cedolino con cadenza semestrale.
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