Gentile Direttore,
da
tre anni gli interventi dei fautori della dipendenza, nel dibattito
sulla riforma della medicina territoriale, adottano uno schema
argomentativo stereotipato, che parte dalla premessa (autoreferenziale)
che "la medicina generale ha fallito", in cui riecheggia la profezia
formulata a suo tempo dal compianto Antonio Panti sul QS: “da eroi a
capri espiatori il passo è più breve di quanto sembri e gli
amministratori del servizio sanitario, dopo aver lasciato i medici di
famiglia senza protezioni e supporti, scoprono ora le gravi carenze del
territorio”. L'accanimento denigratorio verso la MG del circuito
mediatico-professionale è ammirevole e degno di miglio causa.
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