lunedì 18 ottobre 2021

STANDARD DEFINITIVO DELLE CASE DELLA COMUNITA'

Il tormentato iter delle Case della Comunità (CdC) e degli Ospedali di Comunità (OdC) è arrivato finalmente in porto con il riparto dei fondi della Missione 6 del PNRR tra le regioni, che saranno chiamate alla realizzazione delle strutture. Dopo 4 diverse versioni siamo arrivati ad un pUnto fermo sul numero di CdC da edificare grazie ai 2 miliardi di finanziamento del PNRR.

Ecco la ripartizione regionale delle 1.350 CdC e dei 400 OdC, per un costo medio unitario di euro 1.481.481,48 per le Case e di euro 2.500.000 per gli Ospedali:

  • 1 CdC ogni 37.213 abitanti nel Mezzogiorno
  • 1 ogni 47973 abitanti al Centro-Nord
  • media nazionale di 1 ogni 44.179 abitanti.

Questi standard mettono in soffitta quelli proposti nel documento AGENAS del luglio scorso (si veda di seguito) che con il modello a rete hub&spoke prevedevano un numero perlomeno doppio di CdC, grazie a tipologie diversificate più adatte alla varietà dei contesti geodemografici ed orografici.

Con questi rigidi parametri di fatto si pone fine al dibattito sul passaggio alla dipendenza dei 70mila medici dell'assistenza primaria: ogni CdC dovrebbe ospitare mediamente 52 medici dipendenti tra MMG, PLS, MCA etc.. a cui vanno aggiunti i 7mila infermieri di famiglia neo-incaricati. Numeri improponibili per strutture che prevedono 10-15 sale di consultazione mediche ed infermieristiche.

Inoltre nelle aree extra urbane CdC ogni 44mila abitanti non saranno accessibili a chi risiede in piccoli paesi lontani dai maggiori centri abitati. Insomma le CdC saranno poco più che una riedizione dei poliambulatori ex Inam.

Ripartizione regionale dei fondi per Case della Comunità, COT e Ospedali di Comunità

Link al testo completo del documento


Ecco le precedenti tappe del tormentato Iter della CdC.

1° VERSIONE (gennaio 2021). La prima stesura del PNRR, approvata il 12 gennaio 2021 dal Governo Conte, prevedeva un finanziamento di 4 miliardi di € per la realizzazione entro il 2026 1 CdC ogni 24.500 abitanti, ovvero 2.564 nuovi edifici per un costo complessivo di 4 miliardi.

2° VERSIONE (aprile 2021). Nella mozione approvata dal parlamento a fine aprile il numero di CdC veniva dimezzato con la previsione di attivare “1.288 Case della Comunità entro la metà del 2026, che potranno utilizzare sia strutture già esistenti sia nuove. Il costo complessivo dell’investimento è stimato in 2,00 miliardi di euro. 

3° VERSIONE (maggio 2021). Il documento ufficiale deliberato dal Parlamento è stato parzialmente corretto nelle schede di programma del dossier inviato a Bruxelles per l’approvazione della UE, in cui si indica “una tipologia di Casa ogni 15.000-25.000 abitanti” con una dotazione di 10-15 sale di consulenza e visita, punto di prelievo, servizi diagnostici di base (es. ecografia, elettrocardiografia, radiologia, spirometria, ecc.).

 4° VERSIONE (Luglio 2021)  L'AGENAS propone il modello Hub & Spoke nel documento sui “Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale”, che supera il PNRR deliberato dal parlamento e le schede di programma, riproponendo la versione del gennaio 2021, con queste tipologie:

  •          1 Casa della Comunità hub per ogni Distretto e almeno
  •          3 Case della Comunità spoke (1 ogni 30/35.000 nelle aree metropolitane;
  •          1 ogni 20/25.000 abitanti nelle aree urbane e sub-urbane;
  •       1 ogni 10/15.000 abitanti nelle aree interne e rurali) 

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