mercoledì 10 dicembre 2025

Ricetta annuale per le terapie croniche in pazienti stabilizzati: pro e contro

Ecco le novità previste dal Ddl Semplificazioni diventato Legge:

Fin dal maggio 202 il Ministro Schillaci aveva commentato la novità normativa: "Grazie a questa norma, i pazienti o chi si prende cura di loro in caso di non auto-sufficienza, hanno il doppio vantaggio di non dover andare ripetutamente dal medico per avere la ricetta e in farmacia per ritirare i farmaci". 

Difficile immaginare come si possa conciliare quest'ultima affermazione con la consegna dei farmaci per coprire 30 giorni di terapia, ritirando quindi una o più confezioni ogni mese in relazione alla posologia quotidiana - variabile da 1/4 a 6 compresse al dì - e al numero di compresse della singola confezione che varia in genere da 14 a 60 circa; in caso di polipatolgie con posologie diversificate non sempre è possibile coprire perfettamente i 30 giorni di terapia con tutti i farmaci prescritti (basta pensare alle confezioni con 14 o 28 compresse e agli schemi complessi con posologie a giorni alterni, a mezza compressa o settimanali). Infine per poter dispensare l'esatto numero di confezioni a copertura del fabbisogno mensile ogni prescrizione medica dovrà comprendere la posologia quotidiana o altra periodicità, che peraltro spesso varia nel corso dell'anno per modificazioni della stessa in relazione all'evoluzione dei quadri clinici complessi.

Il sistema attuale prevede per i soggetti esenti la prescrizione di 3 confezioni per ricetta - salvo casi particolari come gli antibiotici iniettivi o gli oppiacei - che rappresentano un fabbisogno terapeutico variabile da meno di un mese fino 6, se si considerano le mezze compresse in monoterapia.   In precedenza era possibile prescrivere fino a 6 confezioni ovvero il fabbisogno per 3-6 mesi in funzione della posologia e del numero di compresse o confetti per confezione. Bastava reintrodurre questa norma per raddoppiare la copertura terapeutica, specie per le pluriposologie quotidiane.Invece con la ricetta annuale alcuni pazienti dovranno recarsi tutti i mesi in farmacia invece che trimestralmente o ogni quadrimestre.

Il frazionamento mensile della terapia sarà per alcuni assistiti un passo indietro, considerando che con l'attuale sistema si devono recare in farmacia 2-6 volte mentre con la ricetta annuale dovranno rivolgersi al farmacista 12 volte. Il "razionamento" mensile è stato introdotto probabilmente per evitare accaparramenti, analogamente alla riduzione da 6 a 3 del numero di confezioni per ricetta negli esenti. Tuttavia molti cronici in monoterapia potrebbero preferire ancora l'attuale sistema perchè meno impegnativo dal punto di vista logistico.

La novità, oltre a richiedere frequenti accessi in farmacia, potrebbe avere un altro effetto collaterale; per il medico non avere contatti con il paziente cronico per 1 anno intero potrebbe costituire un pregiudizio per la continuità assistenziale. L'accesso in studio per la prescrizione periodica è l'occasione per fare il punto della situazione clinica e verificare il compenso, controllare la terapia e prescrivere esami, fare insomma un follow-up informale oltre alla prescrizione dei farmaci e al controllo dell'aderenza ai PDTA e di eventuali effetti collaterali. 

Queste funzioni ora delegata alla farmacia e serviranno quindi richiami e visite periodiche strutturate se il MMG vuole verificare il controllo clinico che ora viene svolto in modo informale con la prescrizione della ricetta in studio o telematica, con un aumento del carico organizzativo,compensato dalla riduzione del tempo burocratico dedicato alle prescrizioni periodiche di farmaci con l'attuale sistema dei 3 pezzi.

Ovviamente per il medico la ricetta annuale è un aiuto perché riduce un compito ripetitivo - ingiustamente considerato burocratico - mentre al paziente potrebbe complicare la vita più che semplificarela per il numro di accessi in farmacia allorchè le posologie di più farmaci non coincidono perfettamente con i 30 giorni. Per ovviare a questo problema, che contrasto con l'intento di ridurre le procedure per i pazienti cronici, bastava coniugare la ricetta annuale con l'attuale normativa, prevedendo  consegna del numero di confezioni necessarie a coprire 2-3 mesi di terapia.

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