lunedì 10 gennaio 2022

Considerazioni sulla bozza di rinnovo dell'ACN

Gentile Direttore,

la bozza di rinnovo dell’ACN, che recepisce i cambiamenti indotti dal PNRR nella sanità territoriale, parte da due premesse speculari, una implicita in negativo e l’altra esplicitata in positivo nel testo. In primo luogo la bozza segna il declino dell’ipotesi di passaggio alla dipendenza dei medici convenzionati, portata avanti nel 2021 con una reiterata campagna pubblica da una “lobby”, composta da organizzazioni e movimenti capitanati sul fronte sindacale medico dalla CGIL.

Evidentemente un cambiamento di natura radicale era insostenibile prima sul piano finanziario e poi per le incognite di una fase di transizione epidemica, economica e sociale gravida di rischi ed incertezze. Alcuni settori giovanili della MG, sedotti dall’aspettativa palingenetica verso un cambiamento di status giuridico-formale, saranno disillusi da un'evoluzione spacciata per inevitabile ma nei fatti rivelatesi velleitaria, perlomeno stando a questa bozza di ACN figlia dell’annunciato DM71.



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