martedì 16 aprile 2024

Quando la fantasia arriva ai confini della realtà: dal diritto alla salute al desiderio di prestazioni

Tutti sanno che la realtà, secondo un luogo comune un po' abusato, supera la fantasia ma in questi giorni la fantasia si è spinta ben oltre arrivando a lambire i confini della realtà. Anch’io sono reduce dalla lettura del pamphlet del professor Cavicchi dedicato alla “quasi guerra civile” tra cittadini e medici che si consuma nelle aule giudiziarie, dove vengono al pettine le contraddizioni tra le attese miracolistiche della gente e ciò che passa il convento...continua su Quotidiano Sanità


mercoledì 10 aprile 2024

Verso una revisione "dal basso" della presa in carico dei cronici in Lombardia?

Il Quotidiano Sanità ha ospitato un intervento del dott. Mario Alparone, già Direttore dell'Asst del Garda fino all'aprile 2023, che abbozza uno scenario di evoluzione del "paradigma" organizzativo nella gestione della cronicità sul territorio, di interesse per la medicina territoriale. 

venerdì 5 aprile 2024

Contro le medie di spesa per valutare l'appropriatezza prescrittiva

Periodicamente le cronache sanitarie informano di iniziative locali contro MMG accusati di iperprescrizione inappropriata di farmaci, per lo scostamento della spesa individuale rispetto alle medie statistiche della zona. Iniziative del genere si basano su una sorta di budget finanziario per tetto di spesa personale, in riferimento alle variabilità della spesa farmaceutica locale, il cui valore scientifico ed economico-sanitario è assai dubbio. E' accaduto recentemente nell'ASL di Viterbo dove 16 MMG su 192 sono stati sanzionati per eccesso di spesa con multe da 524 a 5.253 €.

mercoledì 27 marzo 2024

Le scelte degli specializzandi accelerano la privatizzazione di fatto della sanità

Nella recente audizione parlamentare il Ministro Schillaci, a proposito della carenza di medici, ha dichiarato: "molte borse non vengono occupare e noto che le specializzazioni meno scelte oltre alla medicina d'emergenza ci sono quelle nelle quali è difficile o impossibile avere una attività libero professionale autonoma, cito l'anatomia patologica e la radioterapia. Pensare un ospedale senza questi specialisti è impossibile. Chi sceglie di fare medicina non può avere come unico obiettivo il guadagno".

martedì 19 marzo 2024

Verso un’organizzazione bayesiana in Pronto Soccorso?

 Triage in pronto soccorso e approccio a soglia: 

verso un’organizzazione bayesiana? 

Politiche Sanitarie, 2023; 24 (4): 155-169

Introduzione al saggio. Nel processo di attribuzione del codice di triage in pronto soccorso (Ps) si combinano informalmente valutazioni cliniche in senso lato e prognostiche, per quanto le prime rimangano in secondo piano rispetto all’obiettivo primario, attinente all’identificazione delle priorità assistenziali e del rischio evolutivo. 

Infatti, come si sottolinea in diversi documenti infermieristici, “stabilire le priorità di accesso nell’area di trattamento non significa porre una diagnosi ma stabilire quali persone hanno bisogno di cure immediate e quali possono attendere la valutazione medica senza correre alcun rischio” (Baricchi et al, 2011; Canova, 2021), posizione indirettamente confermata dalle Linee di indirizzo ministeriali sul triage intraospedaliero (2019), in cui si afferma che “in nessun caso il codice di priorità può essere usato per altri scopi che non siano l’individuazione della priorità dell’accesso alle cure” (p. 8).

Negli ultimi decenni il triage ha subito un riorientamento delle finalità rispetto alle pratiche del modello militare ottocentesco dalle quali ha preso origine. Il triage si potrebbe definire come una sorta di prognosi crono-organizzativa, che presuppone una categorizzazione simil-diagnostica, sulla base di uno schema a 4 o 5 codici, finalizzata a garantire l’appropriatezza temporale e gestionale del caso. Fino al secolo scorso, in Ps prevalevano i segnali clinici forti per interventi pronti, ovvero quelli che caratterizzano i codici rossi oggi ridotti all’1-2%. 

La transizione epidemiologica, con la prevalenza delle patologie cronico-degenerative su quelle acute, ha portato alla lenta ascesa dei casi latori di segnali deboli, i cosiddetti codici minori, in cui si possono annidare insidiose patologie tempo-dipendenti. Le pratiche dell’emergenza sanitaria (Es) sono evolute quindi da un approccio ‘ricoverare per curare’ a ‘curare per ammettere’ (Savioli et al, 2023), con il duplice obiettivo, da un lato, di selezionare per l’ammissione al nosocomio, spesso dopo un periodo di boarding, e dall’altro di gestire in loco i casi meno impegnativi, in attesa della remissione dei sintomi e del ritorno al domicilio dopo la diagnosi e la stabilizzazione clinica.

In questo scenario la valutazione del triage comporta margini di incertezza e di ambiguità di fronte a utenti che si autopresentano lamentando sintomi vaghi, aspecifici, presentazioni atipiche senza riscontri oggettivi, specie in fasi di ‘pressione’ ambientale per sovraffollamento. L’articolo propone come modello interpretati vo del processo clinico-gestionale dell’Es l’approccio a soglia coniugato con il metodo del problem solving e dell’abduzione selettiva. 

L’ipotesi avanzata a chiusura dell’articolo è che non solo il ragionamento bayesiano ispiri, in modo informale e ‘naturale’, la valutazione infermieristica all’ingresso e quella medica alla dimissione, ma che l’intera filiera organizzativa del Ps incorpori una logica bayesiana epistemica di fondo, a cui si allineano implicitamente i diversi attori professionali.

Al link l'articolo.

venerdì 15 marzo 2024

Il tramonto della dominanza medica segna un passaggio d'epoca

Gli ultimi interventi ospitati dal QS hanno risollevato la questione medica, affrontata a suo tempo dalla Federazione Nazionale degli Ordini negli stati generali della professione e poi, a detta del professor Cavicchi, lasciata colpevolmente decadere. L'occasione per riproporre il dibattito è venuta dall'insediamento della commissione d'Ippolito che dovrebbe elaborate una proposta di legge per rivedere le norme sulla responsabilità professionale dei medici, al fine di arginare il contenzioso giuridico per supposta malapratica che è l'incubo per molti professionisti e una spinta verso comportamenti difensivi.

lunedì 11 marzo 2024

Quale futuro per l'assistenza primaria dopo il tramonto della dominanza medica?

 IL DECLINO DEL PROFESSIONALISMO E 

IL TRAMONTO DELLA DOMINANZA MEDICA

Dal New Public Management alla medicina amministrata: il futuro dell’assistenza primaria tra comunità di pratica e professionalismo organizzativo.

Marzo 2024, pag. 254, edizioni KDP Amazon, in formato carteceo ed e-book

Prefazione di Gianpaolo Balestrieri direttore di “Brescia Medica”

Al link l'introduzione è il primo capitolo.

venerdì 23 febbraio 2024

Case ed ospedali di comunità possono ridurre gli accessi inappropriati al PS?

Dall’ultima decade del secolo scorso il PS è stato protagonista di una radicale metamorfosi organizzativa: sulla spinta della transizione dall'acuzie infettiva alla cronicità degenerativa il PS è evoluto da luogo di prima assistenza/soccorso in struttura d’offerta diagnostico-terapeutica per fronteggiare l'afflusso di pazienti polipatologici fragili, problema aggravato dalla riduzione dei posti letto dedicati a questo target assistenziale: come hanno evidenziato Savioli e colleghi, a commento della loro ricerca del 2023, le pratiche dell’emergenza sanitaria sono evolute da ‘ricoverare per curare’ a ‘curare per ammettere’. 

sabato 10 febbraio 2024

NUOVO ACN. Cosa cambia con il ruolo unico? Effetti attesi, collaterali e inattesi

La principale novità è l'applicazione pratica del Ruolo Unico dell'Assistenza Primaria, già introdotto dall'ACN 2016-2018 in ottemperanza della riforma Balduzzi, ovvero l'inquadramento comune di tutti i medici sia che abbiano in carico un certo numero di pazienti, cioè a ciclo di scelta/revoca come il MMG, sia che lavorino a rapporto orario come i medici di Continuità Assistenziale. Tutti i medici dell'AP saranno inseriti in un'unica AFT o UCCP nella zona in cui operano. 
 

martedì 30 gennaio 2024

Il rompicapo degli accessi impropri in PS: Assistenza Primaria e strutture territoriali sono un'alternativa al PS?

Quello degli accessi inappropriati al PS dei codici minori - per il 15-20% bianchi e per il 50% circa verdi - è un vero rompicapo organizzativo di non facile soluzione, che accomuna tutti i servizi sanitari del continente, ai limiti del compito impossibile. Il nodo problematico attiene all’autopresentazione dei 3/4 circa degli assistiti che al triage non presentano disturbi riconducibili ad un codice “maggiore”.