- U= urgente (nel più breve tempo possibile o, se differibile, entro 72 ore);
- B= entro 10 gg;
- D= entro 30 gg (visite) entro 60 gg (prestazioni strumentali);
- P= entro 120 gg. La classe P si riferisce alle prestazioni di primo accesso (prestazioni per accertamenti/verifiche cliniche programmabili che non influenzano lo stato clinico/prognosi del paziente) da garantire al massimo entro 120 gg.
Un sistema informatico di gestione delle prenotazioni dovrebbe distribuire opportunamente le prestazioni disponibili nell’arco di 2-3 settimane, evitando che i codici di priorità si sovrappongano tra di loro, secondo questo schema:
- prestazioni urgenti, entro 3 giorni
- Brevi, da soddisfare tra il 4° e il 14° giorno, cioè entro 2 settimane circa
- Differite, dal 15° al 30° giorno (60 per gli accertamenti)
Cioè significa che il sistema dovrebbe variare in
continuazione il numero delle prestazioni disponibili settimanalmente nelle
agende delle tre priorità in relazione ai volumi della domanda, vale a dire
nell’arco di una settimana per le Urgenze e nell’arco delle successive 2-4 per
le priorità Breve e Differita, in modo che non si creino sovrapposizioni
improprie.
La chiave di volta per una vera appropriatezza temporale dell’offerta
sta chiaramente nella priorità Breve, da potenziare e “presidiare” rispetto agli
sconfinamenti delle Urgenze e delle Differite; attualmente invece questa
priorità è sottodimensionata con l’effetto di deviare le richieste non soddisfatte nei
tempi stabiliti “verso il basso” sulla priorità Urgente, che di conseguenza
“esonda” nella fascia Breve e talvolta addirittura nella Differita. E’
realistico che un software di gestione delle agende possa soddisfare questi
requisiti? In tempi di IA trionfante non dovrebbe essere un grande problema!
Infine bisognerebbe superare l’ambiguità della priorità urgente:
la prestazione davvero Urgente dovrebbe essere indirizzata in PS mentre quelle
“differibili” (dizione del vecchio “bollino verde”) dovrebbero essere
soddisfatte entro i 3 giorni come con l’attuale sistema.
P.S. Il principio cardine è quello della varietà necessaria o richiesta formulato dal cibernetico Ross Ashby: https://complessita.wordpress.com/tag/ross-ashby/. Secondo la legge di Ashby solo un sistema di regolazione dotato di un'ampia gamma di opzioni è in grado fronteggiare efficacemente la varietà dei casi concreti e delle richieste dell'ambiente: ad esempio, per quanto riguarda i tempi di attesa delle prestazione sanitarie, più varia è la gamma delle priorità più è probabile che la richiesta sia eseguita con una corretta appropriatezza temporale e con soddisfazione dell'interessato.
P.S. Il principio cardine è quello della varietà necessaria o richiesta formulato dal cibernetico Ross Ashby: https://complessita.wordpress.com/tag/ross-ashby/. Secondo la legge di Ashby solo un sistema di regolazione dotato di un'ampia gamma di opzioni è in grado fronteggiare efficacemente la varietà dei casi concreti e delle richieste dell'ambiente: ad esempio, per quanto riguarda i tempi di attesa delle prestazione sanitarie, più varia è la gamma delle priorità più è probabile che la richiesta sia eseguita con una corretta appropriatezza temporale e con soddisfazione dell'interessato.
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