sabato 22 febbraio 2020

Epidemia di Covid-19: triage telefonico in MG, eliminazione del promemoria cartaceo e certificato INPS per quarantena volontaria

Con un sorprendente e misteriosa sincronia planetaria si sono accesi i focolai di epidemia secondaria extra Cina, dalla Corea all'Iran con centinaia di nuovi casi in pochi giorni, nazioni che fino ad ora erano rimaste ai margini dell'epidemia di Covid-19. E' il segnale di un salto di qualità globale nella diffusione pandemica del virus che interesserà anche l'Italia.

Si tratta di focolai locali più temibili dei pochi e sporadici casi di cinesi ammalati fuori dalla Cina, che si sono manifestati all'estero in modo isolato e individuale, come nel caso dei due turisti ricoverati allo Spallanzani che hanno girato l'Italia turistica senza apparenti conseguenze epidemiche. 

I casi autoctoni si possono sviluppare grazie alle caratteristiche "mimetiche" del subdolo Covid-10 vale a dire 
  • lungo periodo di incubazione asintomatico 
  • rilevante numero di portatori pauci- o asintomatici, accanto ad un 15% di di casi gravi con polmonite fino alla compromissione della funzione respiratoria (5% circa) 
  • relazioni sociali intense avute prima dell'esordio dei sintomi, come nel primo paziente di Codogno che era stato etichettato in un primo tempo in ospedale come semplice influenzato 
Queste caratteristiche costituiscono un salto di qualità notevole nel profilo di diffusione del virus nelle nazioni in cui si sono manifestati e preludono a situazioni simil-cinesi. Per fortuna l'epidemia influenzale si sta spegnendo e quindi il rischio della "svista" diagnostica dovrebbe essere minore. E' probabile che alcuni dei casi più gravi, emersi negli ultimi 2 giorni in Lombardia e in Vaneto, siano stati confusi all'esordio con l'influenza stagionale, facilitando la diffusione locale del virus.

Comunque il sindacato FIMMG ha predisposto un modello di triage telefonico (si veda anche il commento di Scotti e Cricelli al PS) per aiutare i MMG ad affrontare le situazioni a rischio:
https://app.box.com/s/6fe3gporq7vmy3uojpl140fxzcs59aul

Ecco in proposito il comunicato del Ministero della salute:  http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4084&fbclid=IwAR0WL9KIaxUrETaQvExZ1Fn5wmB6KCoOHMHlAY_E-iYvln2mbpsNrA9wi7I

Infine tra i provvedimenti che si potrebbero prendere per contenere il contagio vi è l'eliminazione della stampa del promemoria, in caso di prescrizione dematerializzata, onde evitare inutili accessi e affollamenti negli studi di MG. Con questo semplice provvedimento tutti i malati cronici, ben compensati farmacologicamente, potrebbero recarsi direttamente in farmacia a ritirare i farmaci prescritti dal MMG, perlomeno nelle zone soggette a quarantena. Da anni i medici di MG chiedono che vengano evitati gli accessi agli studi per ritirare una ricetta che è stata redatta e firmata con modalità elettroniche, di cui la versione cartacea è una superflua duplicazione.

Un discorso analogo può essere fatto riguardo all'obbligo di contatto ambulatoriale per il rilascio del certificato telematico INPS di malattia. A questo proposito è stata proposta una petizione per la possibilità di certificare lo stato di malattia su contatto telefonico con il medico di medicina generale e di istituire nelle certificazioni la possibilità di inserire la voce "per quarantena volontaria". 

https://www.change.org/p/inps-modalità-di-certificazioni-inps-in-periodo-di-rischio-covid-2019?recruiter=71415565&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=psf_combo_share_initial&utm_term=psf_combo_share_initial&recruited_by_id=1d74a410-6478-0130-ce74-3c764e04873b&utm_content=fht-20423892-it-it%3Av4

P.S. «Per evitare che si possano moltiplicare le occasioni di contagio riteniamo sia doveroso per i colleghi della medicina generale aumentare la disponibilità telefonica ai pazienti che presentano sintomi influenzali così da evitare il più possibile che questi stessi pazienti debbano recarsi personalmente presso gli studi sul territorio o nei servizi sanitari come PS e Continuità Assistenziale». FIMMG e SIMG, per voce rispettivamente del segretario Silvestro Scotti e del presidente Claudio Cricelli, hanno predisposto un protocollo di sicurezza dettato da ragioni di prudenza per ridurre al minimo le occasioni di contatto tra pazienti che presentano sintomi compatibili con un sospetto di una affezione respiratoria di probabile origine virale, suggestiva per Covid-19 da Coronavirus e altri pazienti.

 «In questo periodo - precisano Scotti e Cricelli - è normale che i casi di influenza siano ancora molti, tuttavia visti i casi di contagio che si sono verificati sarebbe molto imprudente se non chiedessimo ai colleghi della medicina generale di ridurre al minimo le possibilità di contatto con pazienti a rischio potenziale. Covid-19 ha dimostrato di essere un coronavirus molto contagioso e lo dimostra il possibile coinvolgimento del medico di famiglia del paziente indice di Codogno ricoverato per polmonite e in corso di accertamento, ciascuno deve fare la propria parte per fare in modo che questi casi restino solo un allarme contenuto».

Lo stesso appello alla prudenza viene rivolto da Scotti e Cricelli ai cittadini/pazienti. «In caso di sintomi influenzali, anche di una febbre non troppo alta ma persistente, è bene che non ci si muova verso lo studio del medico di famiglia né verso l’ospedale se non dopo un contatto telefonico con i numeri di pubblica utilità creati a livello nazionale e regionale sulla infezione da coronavirus. In presenza di sintomi di affezioni respiratorie è bene restare a casa e chiamare il medico di famiglia, sarà lui a dirci come comportarci in assoluta sicurezza e a gestire il caso con le indicazioni migliori».

3 commenti:

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  3. Scusa Beppe, posto un documento più recente ed tuttora attuale:
    https://www.ordinemedicilatina.it/gestione-ricette-dei-pazienti-cronici-il-ruolo-del-collaboratore-di-studio-secondo-le-norme-vigenti-da-doctor33-del-21-novembre-2019/

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