PREMESSA
Le linee di indirizzo attengono in particolare alla identificazione di standard assistenziali anche in casi di difficile istituzione e fruizione del predetto assetto strutturale in quei territori dove, in particolare, pazienti affetti da patologiecroniche non potranno pienamente usufruire delle strutture programmate. In tal caso si potrà contare anche su un maggior ricorso alla telemedicina ed all’assistenza domiciliare, anche in collaborazione con gli infermieri di comunità fermo restando il ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta nella gestione delle acuzie anche coordinata attraverso modelli di integrazione ospedale-territorio.
LINEE DI INDIRIZZO
La SISAC è dunque autorizzata ad attivare il tavolo
negoziale del triennio 2019-2021 al fine di dar seguito alle esigenze
prospettate in premessa.
In particolare la contrattazione tra la Struttura di
rappresentanza negoziale delle Regioni e delle Province Autonome e le OO.SS.
rappresentative di settore, dovrà disporre in merito alla concreta declinazione
della clausola negoziale del precedente triennio riguardante gli “obiettivi
prioritari di politica sanitaria nazionale” con decisa incidenza sulla presa in
carico dell’assistito con patologia cronica e sulla partecipazione al processo
vaccinale anche in contesti pandemici, valorizzando anche modelli in rapporto
con l’assistenza ospedaliera di gestione dell’acuzie.
Le AFT della medicina generale e della pediatria di libera
scelta, operanti fisicamente o meno nelle Case di Comunità, dovranno garantire
la presa in carico del paziente cronico e dei pazienti a rischio di cronicità,
nel primo caso per garantirne le più adeguate cure tese a scongiurare casi di riacutizzazione
e di ricorso all’assistenza ospedaliera, nel secondo caso miranti ad evitare
che le patologie possano evolvere verso la cronicità.
La quota di compenso variabile derivante dai fondi per
l’effettuazione di specifici programmi di attività finalizzate al governo
clinico (cd “fondo del governo clinico”), già individuata dai previgenti AACCNN,
è destinata esclusivamente alla presa in carico ed assistenza dei pazienti
cronici. Allo stesso fine concorrono e vengono confermate le disponibilità assegnate
con medesima destinazione dalle singole Regioni/Province Autonome e già
definite negli Accordi Integrativi Regionali vigenti.
La UCCP eroga tramite il team multidisciplinare,
prestazioni specialistiche e/o diagnostiche che vengono programmate ed organizzate
dall’Azienda anche attivando le AFT della medicina generale, della pediatria di
libera scelta, della specialistica ambulatoriale e con il personale sanitario e
sociosanitario.
In caso di necessità di riscontro specialistico o
diagnostico il medico di medicina generale ed il pediatra di libera scelta,
tramite il collegamento telematico della propria AFT con la UCCP, programmano e
comunicano direttamente all’assistito il riferimento e la tempistica della
prestazione specialistica e/o diagnostica, attivando le procedure disposte
dall’Azienda.
Ogni AFT della medicina generale e della pediatria di
libera scelta, in accordo con la stratificazione della complessità definita
dall’Azienda, si assume il compito di identificare ed arruolare i pazienti cronici
tra gli assistiti in carico ai medici o pediatri che vi operano, attivando nei
loro confronti forme di assistenza proattiva con contatto programmato
dell’assistito, sulla base delle indicazioni dell’Azienda, con verifica del
rispetto del PAI a ciascuno di essi assegnato, con azione di monitoraggio e
controllo della adesione alle prescrizioni farmacologiche e terapeutiche.
Nello sviluppo di tale modello assistenziale le AFT e le
UCCP necessiteranno della fornitura di personale con priorità per le forme
organizzative operanti nelle Case di Comunità ovvero dei medici operanti nelle
aree disperse o disagiate, e di strumenti diagnostici assegnati ai sensi del DM
29 luglio
In tali strutture i medici di medicina generale, unitamente
ai pediatri di libera scelta, agli specialisti ambulatoriali ed ai dipendenti
medici, sanitari ed amministrativi, operano in modo stabile, ovvero prevalente,
parziale o in raccordo. Tutti i medici del ruolo unico di assistenza primaria
ed i pediatri appartenenti all’AFT garantiscono l’assistenza a tutti gli
assistiti dalle ore 8,00 alle ore 20,00, sette giorni su sette, con alternanza articolata
dell’apertura degli studi ovvero presso la sede di riferimento della AFT.
Dalle ore 20,00 alle ore 24,00 l’Azienda garantisce
l’assistenza a tutti i cittadini con i medici del ruolo unico di assistenza
primaria ad attività oraria presso la sede della Casa di Comunità o altra sede,
ovvero consentendo lo svolgimento presso la sede di riferimento della AFT. I
medici del ruolo unico di assistenza primaria ad attività oraria forniscono,
inoltre, l’assistenza notturna avanzata (24,00-8,00) secondo il modello organizzativo
determinato dalla programmazione regionale con l’adozione della Centrale Unica
o del Numero Unico Europeo 116117 o comunque con un’organizzazione che consenta
una ridotta presenza fisica dei medici.
In tale ottica l’ACN della medicina generale potrà
determinare una decisa evoluzione del ruolo unico dei medici di assistenza
primaria, fornendo le indicazioni per la definitiva attuazione dello stesso sin
dall’assegnazione degli incarichi affidati dall’entrata in vigore del testo
negoziale. La pubblicazione per il ruolo unico di assistenza primaria dovrà
definitivamente avvenire con assegnazione, nel limite della copertura delle ore
disponibili, di un incarico ad attività oraria a tempo pieno (38 ore) e con obbligo
di contemporanea apertura dello studio per lo svolgimento di attività a ciclo
di scelta. Lo svolgimento delle due attività dell’incarico (oraria/ciclo di
scelta) comporta l’introduzione di un meccanismo dinamico di contemperamento
delle ore rispetto al carico assistenziale, nell’ambito dell’impegno
settimanale a tempo pieno.
Per la copertura degli incarichi disponibili, nel limite
del massimale orario/scelte già definito dall’ACN vigente (38 ore) e con
adozione del medesimo meccanismo dinamico citato, i medici già incaricati di
assistenza primaria a ciclo di scelta all’entrata in vigore dell’ACN potranno
completare l’impegno settimanale con attività a rapporto orario e i medici a
rapporto orario (a 24 ore) potranno completare l’incarico fino alle 38 ore con
contestuale iscrizione nell’elenco di scelta ed apertura dello studio medico
nell’ambito della AFT di appartenenza.
Per quanto riguarda la pediatria di libera scelta, al fine
di rendere l’individuazione degli ambiti carenti più aderenti al numero di
assistibili presenti nell’ambito stesso, l’ACN dovrà rivedere il sistema di calcolo
del rapporto ottimale tenendo conto degli assistibili 0-14 decurtati degli
assistiti 7-14 già in carico ai medici del ruolo unico di assistenza primaria.
Contestualmente, per il medesimo settore, a conferma di quanto definito nel
vigente ACN, la contrattazione esiterà un massimale pari a 1000 assistiti che
includa indifferentemente tutte le scelte, ordinarie ed in deroga.
Nei casi di mancanza delle predette strutture, o a causa
dell’impossibilità di organizzare l’assistenza territoriale presso le stesse,
le presenti linee di indirizzo vengono declinate per i medici ed i pediatri, comunque
inseriti nell’assetto organizzativo definito dalla regione (AFT ed UCCP),
adottando procedure informatizzate ed individuando la rete specialistica e
diagnostica di prossimità.
In tali casi, identificati dall’Azienda e/o dalla Regione,
l’impegno delle disponibilità regionali per personale e strumenti diagnostici è
riferito anche individualmente. Attesa la difficoltà di copertura delle zone
carenti, le Regioni possono favorire l’accettazione dell’incarico incentivando
anche la disponibilità del medico e del pediatra alla continuità assistenziale
o agevolando l’apertura dello studio.
Le risorse economiche nazionali individuate dalla normativa
vigente e riferite al triennio economico 2019-2021 sono affidate alla
contrattazione come da seguente tabella.
Le stesse sono finalizzate per il 30% all’adeguamento
della quota capitaria direttamente assegnata dall’ACN e per il 70% alla quota
variabile disciplinata negli AAIIRR. Quest’ultima, in attesa dell’AIR, è
assegnata con le modalità indicate da un allegato all’ACN il quale la qualificherà riferendosi esclusivamente all’assistenza ai cronici indicando le funzioni ed i compiti dei medici e dei pediatri, gli obiettivi loro assegnati e i criteri di valutazione. La successiva sottoscrizione dell’AIR sostituisce integralmente l’operatività dell’allegato.
Per lo svolgimento delle attività orarie all’interno delle Case di Comunità ai medici di medicina generale sono destinate anche le risorse, riferibili al personale convenzionato, di cui all’art. 1, comma
274 della L. 30 dicembre 2021, n. 234.
La remunerazione del medico del ruolo unico a ciclo di scelta è integrata altresì con le risorse di cui
all’art. 1, commi 526 e ss della L. 30 dicembre 2018, n. 145, secondo la ripartizione delle stesse
definita in sede di Conferenza Stato-Regioni.