Per l’anno 2017 Regione Lombardia ha indicato come obiettivi formativi per i MMG l’appropriatezza prescrittiva di Inibitpri di Pompa Protonica (IPP) e statine. L'ATS (ex ASL provinciale) ha avviato al riguardo una raccolta dati sull'utilizzo degli IPP, attingendoli da fonti essenzialmente amministrative e quindi a rischio di bias. Ad esempio per valutare l’appropriatezza degli IPP nella malattia da reflusso sono state considerate le diagnosi alla dimissione ospedaliera e/o dei referti endoscopici, senza tenere conto che la diagnosi di malattia da reflusso può essere anche solo clinica (in questo caso manca il riscontro amministrativo in quanto vi sarà solo una diagnosi nella cartella informatizzata del medico). Inoltre pur in presenza di un referto gastroscopico nei limiti della norma, ovvero senza segni di esofagite, è possibile porre diagnosi di MRGE, più precisamente di NERD.
Per una strana combinazione capita che, in contemporanea all'iniziativa della regione Lombardia, venga lanciato l'ennesimo allarme appropriatezza diagnostica, dopo quello dei radiologi di qualche mese fa, da parte degli endoscopisti digestivi:
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=48095&fr=n
Si prescrivono troppe gastro- o colonscopie inappropriate, ammoniscono gli endoscopisti, sia su prenotazione telefonica per iniziativa autonoma dei pazienti (evenienza peraltro impossibile in Lombardia senza la richiesta del medico curante) sia richieste in modo inproprio dal MMG stesso. La soluzione escogitata dall'endoscopista è presto detta: una visita gastroenterologica per tutti, propedeutica all'esecuzione dell'esame, in quanto (sottinteso) il MMG è inidoneo a prescrivere correttamente l'endoscopia, poco importa se così si allungheranno a dismisura i tempi di attesa per la relativa consulenza specialistica.
Dunque, su questo argomento si profila un inedito fuoco incrociato all'indirizzo del generalista, impreparato e inappropriato, tipico bersaglio facile a mo' del proverbiale convoglio della Croce Rossa. Questa convergenza di critiche configura una classica ingiunzione paradossale:
- se il generalista prescrive un ciclo di farmaci, ad esempio un IPP test in caso di RGE, rischia l'accusa di inappropriatezza prescrittiva di farmaci mentre;
- se viceversa prescrive l'esame endoscopico, nel sospetto di un RGE/esofagite, ricade nel reato di inappropriatezza diagnostica.
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