Nell'intervento al Meeting di Rimini il ministro della salute ha annunciato la disponibilità dei medici di base a garantire turni fino a dodici ore al giorno, affiancati da specialisti e altri professionisti sanitari. L’obiettivo è assicurare l’apertura delle nuove Case di Comunità per tutta la settimana, come precisato dal ministro in una successiva dichiarazione: “Non possiamo pensare di avviare la medicina territoriale senza il supporto e l’ausilio dei medici di medicina generale. Per questo dovranno trascorrere una parte del loro orario anche all’interno delle Case di comunità”.
A stretto giro sono state diffuse le Linee di indirizzo per l’attività oraria da rendere da parte dei medici del ruolo unico di assistenza primaria nelle Case della Comunità, che sembrano fornire una nuova cornice per la gestione delle CdC in sintonia con l'obiettivo enunciato dal ministro. Il documento ha introdotto due importanti novità, una di tipo formale e la seconda gestionale, ovvero una profonda riorganizzazione del Servizio di Continuità Assistenziale (SCA).
1- La CdC, intesa come struttura dell’assistenza territoriale e presidio sanitario di un territorio, costituisce il riferimento naturale dell’Unità Complessa delle Cure Primarie (UCCP) prevista dagli Accordi collettivi nazionali della medicina convenzionata, alla quale sono funzionalmente collegate le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT).
2-Con riferimento specifico all’attività oraria da svolgersi presso le CdC, il medico del Ruolo Unico (RU) di assistenza primaria fornisce prestazioni ambulatoriali, al fine di contribuire alla continuità dell’assistenza per l'intero arco della giornata ed allo svolgimento di ulteriori attività in favore dei cittadini.
Rientrano nel RU quattro categorie i medici
- con incarico a ciclo di scelta attribuito fino al 31.12.2024 non massimalisti che optano volontariamente per il RU;
- con incarico temporaneo che si diplomano a partire dall’anno 2025;
- convenzionati dal 2025 a tempo indeterminato, determinato e temporaneo;
- già titolari di incarico ad attività oraria a tempo determinato e indeterminato o temporaneo (medici di Continuità Assistenziale o dei Servizi)
Il documento è rivolto ai soli medici del RU di AP, sia che eroghino solo prestazioni ad attività oraria (medici del SCA o dei servizi) sia che svolgano anche attività assistenziali a ciclo di scelta (medici di MG) purché abbiano accettato il RU.
In nessun passaggio delle Linee Guida vengono menzionati i medici di MG a ciclo di scelta NON aderenti al RU, ovvero quelli in servizio ante 2025 che non hanno optato per il RU, mai considerati nel documento come potenziali partecipanti alle attività delle CdC.
Le linee guida promuovono il passaggio ad una "concezione più ampia di continuità assistenziale anche in orario diurno e feriale che favorisce l’integrazione dei servizi territoriali attraverso il coordinamento dell’attività oraria dei medici del ruolo unico da svolgersi presso le sedi delle AFT, UCCP, Case della Comunità hub e spoke, Ospedali di Comunità".
In pratica i medici del SCA (ovvero l'ex Guardia Medica) sono riconfigurati come medici del ruolo unico di assistenza primaria ad attività oraria e saranno impiegati anche nelle CdC Hub o Spoke per la copertura h12 dei giorni feriali dal lunedì al venerdì, oltre che nei tradizionali turni notturni, prefestivi e festivi. Le linee guida regionali riguardano specificatamente i medici di CA, al fine di cooptarli o dirottarli parzialmente nei turni h12 nelle CdC hub, dato che le spoke non sono state finanziate con il DM se non in numero irrisorio.
Saranno in grado i medici del RU a rapporto orario, ovvero senza l'apporto dei medici a ciclo di scelta autoesclusi dal RU, di garantire in tutte le CdC la copertura H24 o H12?
Qualche dubbio in proposito è legittimo, se si considerano i numeri dei neo-convenzionati dal 2025 e soprattutto dei MMG in attività fino al 2024, che hanno aderito alla proposta di RU, accettando di svolgere un numero variabile di ore presso una CdC oltre all'attività assistenziale a ciclo di scelta nel proprio studio. Non sono ancora disponibili dati affidabili ma stando ai bandi per la copertura delle zone carenti, spesso andati deserti nel 2025, ai problemi di copertura dei turni nelle sedi di CA e all'accoglienza non proprio favorevole del RU tra i medici di MG già in attività da anni o decenni, non sembra che la cifra complessiva dei medici del RU sia in percentuale superiore ad alcune decine sul totale. Più verosimilmente la copertura oraria H42/H12 sarà attuata se con il prossimo ACN il RU verrà esteso automaticamente a tutti i medici convenzionati in attività. Tuttavia difficilmente un nuovo ACN verrà firmato e implementato in tempo per il giugno 2026, scadenza del PNRR.
L'impressione è che si punti molto sull'attività oraria impersonale e sull'anonimato della fungibilità a turni, che prescindere dal rapporto fiduciario e dalla continuità relazionale tipica della MG a ciclo di scelta, in genere apprezzata dalla gente ma considerata superflua e ingovernabile dai manager.
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