Negli ultimi mesi il combinato disposto tra pensionamento anticipato e crisi vocazionale dei potenziali candidati al CFSM e poi alla professione di MMG è diventato dirompente, allargando a dismisura un gap tra domanda ed offerta, ormai incolmabile nelle attuali condizioni del mercato del lavoro. Cosa sta accadendo? Come siamo arrivati sulla soglia di un punto di ritorno?
Due sono le chiavi di lettura: da un lato sul mercato del lavoro si è rotto un trentennale equilibrio tra domanda ed offerta, a vantaggio dell'offerta, e dall'altro si è incrinato un patto di lealtà che si reggeva sulla difesa sindacale della categoria lasciando spazio alla defezione di massa.
Il monopsonista ovvero....
L'alternativa tra protesta sindacale e defezione pensionistica, oggetto del post successivo, si intreccia con le dinamiche della domanda e dell'offerta sul mercato del lavoro, dominate dalla figura del monopsonista: chi è costui? E' il detentore del monopsonio ovvero di un potere di mercato speculare al monopolio: se il monopolista è l'unico venditore il monopsonista è l'unico compratore presente a fronte di un numero frammentato di venditori. Egli quindi è in una posizione di potere squilibrato a suo vantaggio in quanto decide le condizioni di acquisto, la quantità e il prezzo di un bene o di un servizio nei confronti di chi lo offre.
Sia il monopolio che il monopsonio si allontanano dal modello ideale della concorrenza economica, dove si confrontano alla pari numerosi compratori e numerosi venditori; sono due esempi speculari di "fallimento del mercato", in cui il potere è tutto nelle mani di un unico acquirente o di un solo venditore. In realtà dietro il fallimento della concorrenza si celano le dinamiche sociali compresenti in ogni forma di mercato, che si manifestano negli squilibri di potere, negli scambi negoziali condizionati dai rapporti di forza, nella autonomia/dipendenza degli attori che subiscono la gestione strategica dell'incertezza detenuta dal monopsonista, manipolata a suo vantaggio in quanto influisce al 100% sull'andamento del mercato. Il monopsonista, essendo l’unico acquirente presente sulla piazza, impugna il coltello per il manico, per usare una cruda metafora, e detta le condizioni a quanti dipendono dalle sue scelte (si veda il PS).
E' il caso del SSN che agisce da monopsonista in un mercato del lavoro non concorrenziale, ovvero controllando l'incertezza collegata al fatto di non avere concorrenti alternativi dal lato della domanda. L'asimmetria di potere dell'unico datore di lavoro a cui sono legati i medici convenzionati si riverbera sulle relazioni e sulla contrattazione sindacale, per uno sbilanciamento che ne indebolisce il contro-potere negoziale. Il SSN ha un ruolo monopsonistico non solo in MG ma anche sul mercato dei farmaci dove è in grado di imporre il prezzo più favorevole, anche sfruttando la concorrenza tra farmaco equivalente e di marca basata sul prezzo di riferimento, pena l'esclusione di una molecola dal circuito della rimborsabilità.
Normalmente in caso di squilibrio tra domanda ed offerta il meccanismo riequilibratore è rappresentato dal prezzo. Riguardo al mercato del lavoro il presidente Biden ha suggerito la ricetta per attirare nuovi dipendenti agli imprenditori che si lamentavano per la difficoltà di reperire mano d'opera: "pagateli di più!". Questa è la soluzione ragionevole in un mercato concorrenziale in cui una pluralità di imprenditori si contendono la mano d'opera a colpi di offerte economiche o normative più vantaggiose ed attrattive per vincere la concorrenza ed accaparrarsi dipendenti. La stessa dinamica regola il mercato specialistico in medicina, in cui strutture pubbliche e private si contendono i professionisti disponibili. Non accade la stessa cosa in un mercato non concorrenziale, come nel caso dello stato unico datore di lavoro che controlla il 100% della domanda in MG e detiene quindi tutto il potere di mercato, con l'eccezione della mobilità nell'ambito dell'AP; tant'è che ne approfitta ad esempio con la continua dilazione nel rinnovo degli ACN, da oltre un decennio regolarmente sottoscritti oltre la loro validità triennale.
I sindacati della MG hanno sempre subito passivamente queste relazioni sindacali squilibrate ma ora la situazione è cambiata radicalmente, per il combinato disposto tra defezione pensionistica precoce e crisi vocazionale per l'accesso al CFSMG: ad esempio all'ultimo concorso per il Corso in Lombardia sono state assegnate oltre 100 borse in meno sulle 620 disponibili per una situazione del tutto nuova rispetto all'abituale eccesso di offerta in rapporto alla domanda nella PA, con migliaia di concorrenti per poche decine di posti da dipendente pubblico. In modo inintenzionale e inatteso il mercato del lavoro sul territorio si è riequilibrato dal lato dell'offerta cambiando di segno nell'ultimo anno rispetto all'assetto consolidato nei decenni precedenti e accettato dal sindacato: dal monopsonio pubblico della domanda (il SSN unico datore di lavoro) si è passati ad un mercato con un deficit dal lato dell'offerta, in rapporto alle esigenze del SSN di copertura del territorio.
In teoria i sindacati potevano approfittare da tempo dello sbilanciamento a sfavore della domanda visto lo stato di necessità della controparte, cioè facendo pesare a vantaggio della categoria il gap tra domanda ed offerta che annulla di fatto il monopsonio statale; invece anche in questa circostanza si sono dimostrati accondiscendenti e "deboli", rinunciando ad utilizzare strategicamente il fatto di controllare una fonte di incertezza per la controparte, ovvero di impugnare il coltello per il manico al tavolo negoziale per ottenere migliori condizioni economiche e normative.
Ne hanno invece approfittato alcune regioni, come ad esempio il Veneto, che a colpi di aumenti di compensi del 20-30% hanno fatto concorrenza alle regioni limitrofe attirando facilmente a se un'offerta scarsa, come accade normalmente in un mercato di lavoro concorrenziale, a differenza di quello con un unico datore (monopsonio statale). Ad aggravare lo squilibrio è arrivato l'ulteriore aumento di 900 borse a livello nazionale, che accentua lo squilibrio tra un surplus di domanda ed un deficit di offerta già scarsa; invece tipicamente se aumenta il salario aumenta anche l'offerta e quindi un incremento del misero assegno mensile, nel senso auspicato da Biden, sarebbe stato più efficace per attrarre nuovi corsisti e fidelizzare quelli già inseriti nel CFSMG.
Sono questi gli effetti perversi del mancato rispetto del gioco della domanda-offerta che alla lunga, senza lo sbocco della contrattazione sindacale a sostegno degli interessi della categoria, rafforza la demotivazione e lo scoramento, premessa per la defezione e il disimpegno professionale, come vedremo nel post successivo. Il sindacato in modo poco comprensibile non ha fatto valere il potere negoziale correlato al deficit di offerta, rinunciando ad utilizzare quella che è una normale opzione strategica in un contrattazione, ovvero la richiesta di un aumento dei compensi e/o di migliori condizioni di lavoro, approfittando dello squilibrio di potere dovuto al surplus di domanda in presenza di un calo dell'offerta.
Al link la II parte: https://curprim.blogspot.com/2022/05/mercato-del-lavoro-protesta-e-defezione.html
P.S. Una situazione di monopsonio si verifica sul mercato del lavoro quando vi è un unico imprenditore dal lato della domanda e molti lavoratori su quello dell’offerta. Quando l’imprenditore è l’unico potenziale acquirente di prestazioni lavorative (monopsonio con eccesso di offerta), egli ha il potere di fissare un livello di salario al di sotto di quello che si determinerebbe in un mercato concorrenziale. Il monopsonio è un esempio di fallimento del mercato per squilibrio di potere dal lato della domanda, che invece in un mercato concorrenziale si raggiunga con l'equilibrio tra domanda ed offerta mediato dal prezzo. Nel caso della condizione attuale della MG abbiamo invece la situazione speculare, ovvero un monopsonio con eccesso di domanda, nel senso che non si riesce a coprire tutto il fabbisogno di medici per un deficit di offerta da parte dei professionisti che potrebbero accedere al CFSMG in sostituzione dei pensionati.
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