E' assai probabile, visto il black-out informativo sulle adesioni, che i dati finali del semestre non si discostino da quelli già forniti dall'Assessore a giugno ( http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=62537 ), vale a dire:
- pazienti che hanno manifestato interesse alla PiC contattando il call center: 257.998 pari al 8,44% dei 3.057.519 cronici invitati
- cronici arruolati con patto di cura + PAI: 140.724 pari al 4,6%
- è probabile che la % di sottoscrizioni del patto di cura si collochi al un livello intermedio tra i due dati precedenti, ovvero attorno al 6,5-7%
Dati dell'ATS di Brescia al 27 giugno 2018, su oltre 350000 lettere inviate:
- Pz. che hanno espresso manifestazione di interesse: 16729 (di cui 13578 a favore di una Coop di MMG/PLS) vale a dire poco meno del 5%
- Pz. arruolati con patto di cura: 14305 (di cui 13578 da parte dei MMG)
- Pz. presi in carico con PAI: 6834 (di cui 6664 da parte dei MMG)
·
l’esito complessivo della
PiC, con un’adesione attorno al 7%, rispetto alle 3 milioni di lettere
inviate ai cronici, non si può certo definire un successo ed è sicuramente inferiore all’obiettivo atteso, peraltro mai esplicitato pubblicamente, anche se l'Assessore si è augurato di raggiungere il milione di adesioni a fine 2018;
·
la stragrande maggioranza
degli arruolamenti sono stati effettuati dai MMG/PLS in Coop, specie con pazienti "provenienti" dai CReG, mentre l’apporto dei
Gestori organizzati è insignificante, nell'ordine delle centinaia di arruolati per struttura; in teoria i Gestori ospedalieri avevano
un potenziale bacino di utenti superiore alla metà della popolazione, vale a dire
i cronici seguiti dai MMG non aderenti alla PiC, mentre nei fatti il loro contributo alla PiC si attesta attorno al 5% dei soggetti arruolati;
· i cronici arruolati,
ovvero coloro che hanno firmato il Patto di
cura, calano in modo significativo rispetto a quanti
hanno manifestato il proprio interesse alla PiC telefonando al call center
(gli abbandoni sono più frequenti tra chi contatta un Gestore
ospedaliero privato e minimi per le Coop di MMG);
·
il gap temporale tra il
tempo 1 (sottoscrizione del patto) e l’effettiva PiC (redazione del PAI) è
significativo, a dimostrazione dell’impegno richiesto per la compilazione del
Piano e per l’espletamento di tutte le procedure amministrative ed informatiche
previste (oltre all'efficienza della piattaforma informatica, non ancora a
regime);
·
l’adesione, com’era
prevedibile, è stata superiore nelle ATS che avevano già adottato i CReG, con punte massima del 1o-13% nelle ATS dell'Insubria, di Bergamo e della Brianza, rispetto a quella deludente della altre ATS,
con il livello minimo inferiore al 5% in quelle di Brescia e Pavia;
·
la variabilità
territoriale dell’arruolamento segnala i problemi della gestione informatica
del processo di PiC, soprattutto nelle ATS che dal 2012 non hanno sperimentato i CReG.
PROSPETTIVE DEL SECONDO SEMESTRE 2018
Per quanto riguarda gli sviluppi della PiC nel secondo semestre dell’anno, non sarà agevole raggiungere l’obietto indicato dall’assessore, ovvero l’arruolamento di 1 milione di cronici nel 2018, tenendo conto che
Per quanto riguarda gli sviluppi della PiC nel secondo semestre dell’anno, non sarà agevole raggiungere l’obietto indicato dall’assessore, ovvero l’arruolamento di 1 milione di cronici nel 2018, tenendo conto che
·
le
lettere sono già arrivate a tutti i cronici e quindi da settembre mancherà l'
“input” per attivare la manifestazione di interesse, specie per i pazienti i
cui medici non partecipano alla PiC, che devono per forza contattare un Gestore
ospedaliero tramite il Call Center;
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nei
mesi estivi si rallenterà fisiologicamente il processo di arruolamento per la
riduzione dell’organico negli ospedali e le vacanze estive di medici e pazienti;
·
con queste premesse da luglio a dicembre, all'attule ritmo di circa 1000 PAI/die x 5 giorni a settimana, si potranno arruolare all'incirca
20mila cronici al mese, ovvero 100-120mila nel semestre (il doppio con i 2000
PAI/die, ritmo previsto dal sindacato);
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sommando questa cifra ai Patti sottoscritti al 30
giugno (200mila circa) si arriva ad un dato annuo complessivo di circa 300-350mila PAI (che superano
il mezzo milone con il ritmo del sindacato);
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sono
annunciate modifiche al processo telematico di PiC, visti i risultati non certo soddisfacenti, che potrebbero influenzare la propensione dei medici ad arruolare i
cronici nel secondo semestre dell’anno;
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in
autunno arriveranno a sentenza i ricorsi al TAR promossi da organizzazioni
sindacali ed associazioni professionali che potrebbero mettere in discussione
la riforma, in tutto o in parte;
·
il
rinnovato ACN è in fase di applicazione e probabilmente si discuterà, in sede
di AIR, anche la parte normativa della nuova Convezione, che ha formalmente
recepito il Piano Nazionale della Cronicità;
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i CM
ospedalieri hanno dimostrato una sostanziale inconsistenza nell'arruolare i
cronici dei MMG che non partecipano alla PiC stessa (il 55% circa) e quindi
potrebbero essere ridimensionati;
·
il
sindacato FIMMG si è detto favorevole alla rivalutazione dei co-gestori che in
un primo momento erano stati squalificati se non apertamente contrastati dal
sindacato;
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infine
si attendono gli esiti dei tavoli di consultazione avviati con la federazione
regionale degli ordini dei Medici che potrebbero apportare cambiamenti
significativi alla riforma.
Visti i
risultati del primo semestre è improbabile che venga raggiunto l’obiettivo del
milione di adesioni fissato dall’Assessore Gallera. Nella seconda metà del 2018 la PiC
entra in una fase di incertezza per i probabili aggiustamenti destinati ad
entrare in vigore, secondo indiscrezioni, all'inizio del 2019.
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