Il PNNA non introduce norme specifiche ma propone l' “assemblaggio” e l’integrazione di normative già deliberate negli ultimi anni nell’ambito socioassistenziale (LEPS) e sanitario (LEA) rivolte alle persone non autosufficienti e con disabilità (si veda il glossario).
1-RIFERRIMENTI NORMATIVI
Il comma 162 della legge di
bilancio 234/2021 elenca i servizi socioassistenziali erogati dagli Ambiti
Territoriali Sociali o ATS per promuovere la continuità e la qualità di
vita a domicilio e nel contesto sociale delle persone non autosufficienti. Tali
aree sono:
a) assistenza domiciliare
sociale e assistenza sociale integrata con i servizi sanitari, quale
servizio rivolto a persone anziane non autosufficienti o a persone anziane con
ridotta autonomia o a rischio di emarginazione;
b) servizi sociali di sollievo
per le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie, quali: il
pronto intervento per le emergenze temporanee, diurne e notturne, gestito da
personale qualificato; un servizio di sostituzione temporanea degli assistenti
familiari in occasione di ferie, malattia e maternità; l'attivazione e
l'organizzazione mirata dell'aiuto alle famiglie;
c) servizi sociali di supporto
per le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie, quali
strumenti per favorire l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro degli assistenti
familiari e l'assistenza alle famiglie per l'espletamento di adempimenti.
La legge 234/2021 - bilancio
dello Stato per il 2022 e pluriennale per il triennio 2022-2024 - definisce i livelli
essenziali delle prestazioni sociali (LEPS) interventi, servizi, attività e
prestazioni integrate, che hanno un carattere di universalità su tutto il
territorio nazionale, al fine di garantire ai cittadini qualità di vita, pari
opportunità, non discriminazione, prevenzione, eliminazione o riduzione delle
condizioni di svantaggio e di vulnerabilità.
I LEPS che rientrano nel
PNNA sono:
a) l’assistenza domiciliare
sociale quale servizio caratterizzato dalla prevalenza degli interventi di cura
della persona e di sostegno psico-socio-educativo.
- · assistenza sociale integrata con i servizi sanitari, ad integrazione di interventi di natura sociosanitaria;
- · soluzioni abitative, anche in coerenza con gli interventi del PNRR, mediante ricorso a nuove forme di coabitazione solidale delle persone anziane e tra generazioni;
- · adattamenti dell’abitazione alle esigenze della persona con soluzioni domotiche e tecnologiche che favoriscono la continuità' delle relazioni personali e sociali a domicilio, compresi i servizi di telesoccorso e teleassistenza.
b) servizi sociali di
sollievo:
- · il pronto intervento per le emergenze temporanee, diurne e notturne, gestito da personale qualificato;
- · un servizio di sostituzione temporanea degli assistenti familiari in occasione di ferie, malattia e maternità;
·
attivazione e organizzazione dell'aiuto alle famiglie, valorizzando la collaborazione volontaria delle
risorse di prossimità e quella del Terzo settore sulla base delle esperienze di prevenzione, di solidarietà intergenerazionale e
di volontariato locali;
c) servizi sociali di supporto
· La messa a disposizione di strumenti qualificati per favorire l’incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro degli assistenti familiari, in collaborazione con i Centri per l'impiego del territorio l’assistenza gestionale, legale e amministrativa alle famiglie per l'espletamento di adempimenti.
3-ATTORI ISTITUZIONALI (governance multilivello)
Ruolo dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali nelle politiche per la non
autosufficienza.
·
Il
legislatore prevede un sistema multilivello di governance istituzionale che
riordini servizi e interventi rivolti alle persone non autosufficienti –
afferenti agli ambiti del sociale e del sociosanitario – in un processo
unitario e coordinato di attività.
·
Ciò
consentirà di mettere in relazione duratura le responsabilità istituzionali a
cui fanno capo gli interventi sociali con quelle a cui fanno capo gli
interventi sociosanitari, mirando a ricomporre l’articolato disegno dei diversi
livelli di governo interessati: statale, regionale e locale.
L’Ambito Territoriale Sociale per l’attuazione dei LEPS
- · l'ATS
rappresenta la sede principale della programmazione locale, concertazione e
coordinamento degli interventi dei servizi sociali e delle altre prestazioni
integrate, attive a livello locale.
- · Spetta
alle regioni la determinazione degli ATS, delle modalità e degli strumenti per
la gestione unitaria del sistema locale dei sevizi sociali a rete.
·
Le
Regioni esercitano la funzione di programmazione, coordinamento ed indirizzo
degli interventi sociali, garantendone l'adeguamento alle esigenze delle
comunità locali, nonché di verifica della rispettiva attuazione a livello
territoriale.
Le Aziende Sanitarie
·
Il
SSN e gli ATS garantiscono, mediante le risorse umane e strumentali di
rispettiva competenza, alle persone in condizioni di non autosufficienza
l'accesso ai servizi sociali e ai sociosanitari attraverso punti unici di
accesso (PUA) che hanno la sede presso le «Case della comunità».
2-MODALITA’ GESTIONALI
Punti unici d’accesso
L’accesso ai servizi avviene
attraverso punti unici di accesso (PUA), che hanno la sede operativa
presso le articolazioni del servizio sanitario denominate «Case della
comunità».
Valutazione multidimensionale
Viene garantita la valutazione
multidimensionale della capacità bipsico-sociale dell'individuo, anche al
fine di delineare il carico assistenziale per consentire la permanenza della
persona in condizioni di non autosufficienza nel proprio contesto di vita in
condizioni di dignità, sicurezza e comfort, riducendo il rischio di isolamento
sociale e il ricorso ad ospedalizzazioni non strettamente necessari.
Equipe multiprofessionali
Presso i PUA operano equipe
integrate composte da personale adeguatamente formato e numericamente
sufficiente appartenente al Servizio sanitario nazionale e agli ATS.
Progetto di assistenza individuale
integrata (PAI)
L’equipe integrata procede alla definizione
del PAI, contenente l'indicazione degli interventi modulati secondo
l’intensità del bisogno. Il PAI individua altresì le responsabilità, i compiti
e le modalità di svolgimento dell’attività degli operatori sanitari, sociali e
assistenziali che intervengono nella presa in carico della persona, nonché
l'apporto della famiglia e degli altri soggetti che collaborano alla sua realizzazione.
LEPS e LEA devono garantire la
permanenza della persona non autosufficiente al proprio domicilio, qualora
questo sia appropriato in relazione ai bisogni e ai desideri della persona,
assicurando i servizi in forma integrata ed unitaria.
SISTEMA SOCIALE: LEPS
- · Cure domiciliari: dimissioni protette
- · Assistenza domiciliare sociale
- · Assistenza sociale integrata
SISTEMA SANITARIO: LEA
- · Dimissioni protette
- · Cure domiciliari di I livello (ADP)
- · Cure domiciliari integrate (ADI) di I° livello
- · Cure domiciliari integrate (ADI) di II° livello
- · Cure domiciliari integrate (ADI) di III° livello
Il DM 77 sugli standard
territoriali del PNRR prevede la presenza dei Servizi sociali nelle Case delle
comunità e per l’assistenza domiciliare fa riferimento alla competenza degli
ATS.
4-PROGRAMMI OPERATIVI
I tre programmi operativi
previsti riguardano:
- LEPS
di erogazione
- LEPS
di processo
C. Azioni
di rafforzamento
I due destinatari riguardano:
- ü Persone con Non autosufficienza
- ü Persone con Disabilità
Sia i LEPS di erogazione che il
LEPS di processo sono realizzati dagli ATS la sede nella quale programmare,
coordinare, realizzare e gestire gli interventi, i servizi e le attività utili
al raggiungimento dei LEPS.
A-Livelli essenziali di
erogazione
La strategia di intervento 1 si
riferisce ai servizi socio-assistenziali volti a promuovere la continuità e la
qualità di vita a domicilio e nel contesto sociale di appartenenza, in
riferimento a tre aree:
- · Assistenza domiciliare sociale e assistenza sociale integrata con i servizi sanitari.
- · Servizi sociali di sollievo.
- · Servizi sociali di supporto.
Con la strategia di intervento si
definiscono i contenuti, le modalità e i termini per l’erogazione degli
interventi, nei limiti delle risorse del Fondo nazionale per la non
autosufficienza.
B-Livelli essenziali di
processo
La strategia di intervento 2 si
riferisce al percorso assistenziale integrato da attivare per i bisogni
complessi.
- Il Percorso assistenziale integrato è costituito dalle macrofasi: accesso, prima valutazione, valutazione multidimensionale, elaborazione del piano assistenziale personalizzato, monitoraggio degli esiti di salute.
- La realizzazione del LEPS di processo è propedeutica alla messa in atto dei servizi dedicati alla persona, sulla quale si chiede di intervenire in fase di prima attuazione del Piano.
C-Azioni di supporto
La strategia di intervento 3 si
riferisce al rafforzamento degli ambiti territoriali sociali e allo sviluppo
del sistema dei servizi.
·
Rafforzamento della dotazione organica degli
ATS.
·
Azioni di sviluppo del sistema dei servizi:
- ü Definizione di strumenti e modelli di supporto agli interventi previsti dalla linea 1.3.
- ü Definizione di obiettivi di convergenza per gli strumenti già attivi di valutazione multidimensionali.
- ü Definizione delle azioni positive verso la progressiva costruzione di Budget dedicati.
Le azioni legate alla linea 3.2.
possono essere sviluppate nel corso del triennio di validità del Piano anche
mediante l’istituzione di appositi gruppi tecnici di lavoro interistituzionali.
5-LIVELLI ESSENZIALI DI EROGAZIONE
A-Assistenza domiciliare
sociale e assistenza sociale integrata con i servizi sanitari
Contenuti:
- Servizi caratterizzati dalla prevalenza degli interventi di cura della persona e di sostegno psico-socioeducativo anche ad integrazione di interventi di natura sociosanitaria che possono comprendere anche azioni orientate verso:
- Soluzioni abitative basate su nuove forme di coabitazione solidale delle persone anziane, anche in coerenza con la programmazione degli interventi del PNRR.
- Rafforzamento degli interventi delle reti di prossimità intergenerazionale e tra persone anziane.
- Adattamenti dell'abitazione alle esigenze della persona con soluzioni domotiche e tecnologiche che favoriscono la continuità delle relazioni personali e sociali a domicilio, compresi i servizi di telesoccorso e teleassistenza.
Destinatari
- ü Persone anziane non autosufficienti
- ü Persone anziane con ridotta autonomia o a rischio di emarginazione
- ü Persone con disabilità grave e gravissima
Modalità. L’erogazione degli interventi avviene solo ed esclusivamente in relazione alla previsione di un PAI, generato dal processo assistenziale integrato così come definito dal LEPS di processo, valorizzando ed integrando con tali interventi anche il più ampio progetto individuale di vita, se esistente o in corso di redazione.
Regolazione. Per l’area della non autosufficienza le risorse del FNA saranno progressivamente destinate al finanziamento di servizi erogati in forma diretta.
B-Servizi sociali di sollievo
Contenuti
- Pronto intervento per le emergenze temporanee, diurne e notturne, gestito da personale qualificato.
- Centri diurni e semiresidenziali;
- Servizio di sostituzione temporanea degli assistenti familiari in occasione di ferie, malattia e maternità.
- Attivazione e organizzazione mirata dell'aiuto alle famiglie valorizzando la collaborazione volontaria delle risorse informali di prossimità e quella degli enti del Terzo settore anche mediante gli strumenti di programmazione e progettazione partecipata.
- ü Persone anziane non autosufficienti e loro famiglie
- ü Persone con disabilità e loro famiglie
Modalità. L’erogazione degli interventi avviene con la supervisione del servizio che ha preso in carico la persona e nel perseguimento degli obiettivi di salute definiti dal PAI.
Regolazione. Ai servizi sociali di sollievo sono destinate le risorse come indicato al successivo capitolo 6.
C-Servizi sociali di supporto
Contenuti
- · Messa a disposizione di strumenti qualificati orientati a favorire l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro degli assistenti familiari, in collaborazione con i Centri per l'impiego del territorio.
- · Assistenza gestionale, legale e amministrativa alle famiglie per l'espletamento di adempimenti.
Destinatari
- ü Persone anziane non autosufficienti e loro famiglie
- ü Persone con disabilità e loro famiglie
Modalità. L’erogazione degli interventi avviene con la supervisione del servizio che ha preso in carico la persona e nel perseguimento degli obiettivi di salute definiti dal PAI.
Regolazione. Ai servizi sociali di supporto sono destinate le risorse come indicato al successivo capitolo.
6-PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO
Il Percorso assistenziale
integrato, composto da 4 fasi di un insieme unitario di endo-procedimenti per
garantire l’esigibilità del LEPS di processo, è realizzato dagli ATS.
- · Accesso. Funzione che costituisce la fase iniziale del percorso assistenziale integrato, in cui sono garantiti i servizi per l’orientamento al complesso dei servizi territoriali e i servizi di accesso al percorso integrato con la rilevazione dei primi riferimenti anagrafici.
- · Prima valutazione. Funzione che costituisce la fase di valutazione preliminare dei bisogni espressi dalla persona e/o dal nucleo familiare, in cui sono garantite le attività che completano il quadro informativo necessario per la presa in carico e le attività di rilevazione dell’eventuale complessità dei bisogni emersi
- · Valutazione multidimensionale. Fase di valutazione della capacità bio-psicosociale della persona nei casi complessi e delle condizioni e delle effettive capacità e competenze del nucleo familiare, anche allo scopo di definire l’onerosità della risposta assistenziale che può variare in rapporto alla medesima complessità clinica.
- · Piano assistenziale individualizzato. Fase fase di elaborazione del quadro delle risposte appropriate sulla base della valutazione multidimensionale, un unico PAI che ricomprende tutte gli interventi destinati alla persona presa in carico e al suo nucleo familiare
- · Monitoraggio degli esiti di salute e di assistenza sociale. Fase conoscitiva dell’andamento e dei risultati di salute e di assistenza raggiunti in attuazione del PAI.
Il percorso assistenziale
integrato è organizzato in cooperazione tra ATS e Distretto sanitario, anche in
relazione con il PNRR M5C2 e M6C1, garantendo le seguenti funzioni:
- · l’accesso ai servizi sociali e sociosanitari attraverso punti unici di accesso (PUA) che hanno la sede operativa presso le articolazioni del servizio sanitario denominate ‘Case della comunità’ e negli altri presidi ritenuti pertinenti e adeguati dalla programmazione locale.
- · Presso i PUA operano équipe integrate che assicurano la funzionalità delle unità di valutazione multidimensionale (UVM) della capacità bio-psico-sociale dell'individuo.
- · Sulla base della valutazione dell'UVM, l'équipe integrata procede alla definizione del progetto di assistenza individuale integrata (PAI), contenente l'indicazione degli interventi modulati secondo l’intensità del bisogno.
- · La programmazione degli interventi e la presa in carico si avvalgono del raccordo informativo, anche telematico, con l'INPS.
7-DESTINATARI
Persone con non
autosufficienze
Il Piano individua fra i propri destinatari
diretti i seguenti target:
·
Persone anziane non autosufficienti con alto
bisogno assistenziale e/o persone con disabilità gravissima, come previsto
dall’art. 1 comma 168 della legge n. 234/2021 (cd. legge di bilancio 2022) Per
gli interventi rivolti a tali beneficiari sono riservate risorse del Fondo per
una quota compresa fraun minimo del 40% ed un massimo del 60%.
·
Persone anziane non autosufficienti con basso
bisogno assistenziale e/o persone con disabilità grave, ai fini
esclusivamente del presente Piano, si intendono le persone beneficiarie
dell’indennità di accompagnamento o comunque definite non autosufficienti o
disabili ai sensi, in ogni caso coerentemente ai requisiti definiti dalle
Regioni con riferimento ai criteri di valutazione delle Commissioni UVM e ai
modelli di erogazione delle prestazioni regionali.
Persone con disabilità
Le persone con disabilità rappresentano
una categoria trasversale a tutte le misure assistenziali individuate o agli
interi processi assistenziali che dovranno essere sviluppati e perseguiti in
modo integrato. Si terrà conto di quanto stabilito dalla legge delega sulla
disabilità e in particolare di quanto già sperimentato nel Piano precedente per
i Progetti di Vita Indipendente che prevedono progetti coerenti con le misure
già in essere afferenti al Fondo per il dopo di noi (Progetti per il dopo di
noi) e al Fondo nazionale per la non autosufficienza (Progetti di vita
indipendente). Il piano richiama l’attenzione alla elaborazione di un progetto
di vita personalizzata e partecipato, sulla base di un approccio
multidisciplinare e con la partecipazione della persona con disabilità e/o di
chi la rappresenta.
8-VITA INDIPENDENTE
Si richiamano le Linee guida
sulla vita indipendente ed inclusione nella società delle persone con
disabilità, finalizzate a garantire il diritto all’indipendenza alle persone
con disabilità permanente e grave limitazione dell'autonomia personale nello
svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita, non superabili
mediante ausili tecnici, e di prevedere le modalità di realizzazione di
programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta, anche mediante
piani personalizzati per i soggetti che ne facciano richiesta, con verifica
delle prestazioni erogate e della loro efficacia.
Le aree di intervento definite
nelle linee guida su indicate, si sintetizzano in:
- · Assistente personale. L’assistente personale assume un ruolo centrale nell'organizzazione di un progetto di vita indipendente.
- · Forme dell’abitare in autonomia: housing e cohousing. Il progetto è aperto alle molteplici forme, anche sperimentali e innovative, dell’abitare sociale.
- · Inclusione sociale e relazionale. In tale contesto è possibile prevedere la fattispecie dell’assistenza sociale relazionale.
- · Domotica. Utilizzo di nuove tecnologie (quali ad esempio, le tecnologie domotiche, le tecnologie per la connettività sociale, etc.), che riguardano la sicurezza degli utenti e l’autonomia nell’ambiente domestico (AAL) e contribuiscono a contrastare ogni forma di segregazione.
- · Azioni di sistema. Nell’elaborazione e formulazione dei progetti devono essere previste forme di coinvolgimento attivo del mondo associativo e della comunità di riferimento.
9-SISTEMA INFORMATIVO.
Il Sistema informativo unitario dei servizi sociali si
articola nelle seguenti componenti:
a)
Sistema informativo delle prestazioni e dei bisogni sociali articolato in:
- ·
Banca
dati delle prestazioni sociali (BDPS);
- ·
Banca
dati delle valutazioni e progettazioni personalizzate (BDVPP);
- ·
Sistema
informativo dell’ISEE;
- ·
Piattaforma
digitale del Reddito di cittadinanza per il Patto di inclusione sociale (PRDC).
b) Sistema
informativo dell’offerta dei servizi sociali articolato in:
- ·
Banca
dati dei servizi attivati (BDSA);
- ·
Banca
dati delle professioni e degli operatori sociali (BDPOS).
10- FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA
Al fine di raggiungere le
finalità descritte nel comma 162 della citata legge di bilancio “il Fondo per
le non autosufficienze è integrato per un ammontare pari a euro
- · 100 milioni per l'anno 2022
- · 200 milioni per l'anno 2023
- · 250 milioni per l'anno 2024
- · 300 milioni dal 2025
Permangono comunque gli
interventi del Fondo per le non autosufficienze a favore delle persone con
disabilità gravissima, ai quali le regioni devono dedicare una quota dell’FNA
compresa fra il 40% e il 60%.
Si evidenzia che la graduale
introduzione dei LEPS per le persone anziane non autosufficienti è inquadrata
nell’ambito degli stanziamenti vigenti, incluse le integrazioni previste dalla
medesima legge di bilancio.
L’accesso ai servizi è assicurato
dagli ATS che garantiscono anche l’offerta dei servizi che può essere integrata
da contributi, diversi dalla indennità di accompagnamento, per il sostegno alle
persone anziane non autosufficienti e il supporto ai familiari che partecipano
all’assistenza. Si tratta di contributi mirati esclusivamente a retribuire il
lavoro di cura svolto da operatori titolari di rapporto di lavoro conforme ai
contratti collettivi nazionali di settore o per l'acquisto di servizi forniti
da imprese qualificate nel settore dell'assistenza sociale non residenziale.
11-GLOSSARIO E RIFERIMENTI NORMATIVI
- · PNNA Piano per la Non Autosufficienza 2022-2024
- · LEPS Livelli essenziali delle prestazioni sociali, in materia di non autosufficienza e disabilità, legge 234/2021
- · LEA Livelli essenziali di assistenza, DPCM 12/01/2017 art. 22
- · PNRR Missione 5 e 6, in particolare M5C2.1: Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale, investimento 1.1. Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti
- · PUA punti unici di accesso (PUA)
- · ATS Ambito Territoriale Sociale
- · PAI Progetto Assistenziale Individualizzato
- · UVM unità di valutazione multidimensionale
- · FNA Fondo per le non autosufficienze
- · Piano Nazionale degli interventi e servizi sociali 2021-2023
- · Legge quadro sulla disabilità n. 227 del 22 dicembre 2021
- · Legge n. 234 del 30 dicembre 2021: all’art.1, commi 159-171 sull’integrazione socio sanitaria al fine di garantire una effettiva inclusione sociale delle persone con disabilità o non autosufficienti.
- · PN Programma Nazionale Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027
- · PNP Piano Nazionale della Prevenzione 2020/2025
- · DM77 decreto 23 maggio 2022, n. 77, “Regolamento recante la definizione di modelli standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel SSN”
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