Per
una corretta valutazione delle novità contenute nel LEA 2017 e del
loro impatto sulla pratica ambultoriale del MMG si deve ricorrere
alla comparazione con quanto previsto nel DM del 9 dicembre 2016,
altrimenti detto decreto Lorenzin, che comprendeva l'elenco delle 174
prestazioni diagnostiche soggette alle Note per l'appropriatezza. Il
raffronto riguarda soprattutto due categorie di esami: quelli di
laboratorio e quelli per immagine (TAC, RMN, ECO e PET).
Vediamo
prima di tutto l'aspetto quantitativo, ovvero il numero di
accertamenti soggetti ad una delle due limitazioni prescrittive,
ovvero le "condizioni di erogabilità" e i "criteri di
appropriatezza prescrittiva", con una doverosa premessa semantica non
insignificante.
Nel
passaggio dal Decreto Lorenzin del dicembre 2015 al DPCM Gentiloni
del gennaio 2017 la tabelle degli allegati, contenenti gli elenchi
degli esami, hanno
subito una trasformazione lessicale:
sebbene nella relazione di accompagnamento al DPCM si faccia
esplicito riferimento alle "indicazioni di appropriatezza
prescrittiva" nell'intestazione delle tabelle non
compare questa
espressione me bensì la dicitura INDICAZIONI
PRIORITARIE, accanto alle CONDIZIONI DI EROGABILITA'. Questo
slittamento semantico segnale una sorta di edulcorazione
"regolatoria" rispetto al Decreto del dicembre 2015 in
quanto, oltre alle indicazioni primarie con precedenza, ve ne possono
essere evidentemente altre secondarie o accessorie, senza per questo
violare le indicazioni dei LEA.
CONDIZIONI
EROGABILITA'
2016 2017
|
INDICAZIONI
PRIORITARIE
2016 2017
|
|
Esami
ematici*
|
60 33
|
14 50
|
RMN
|
4 8
|
0 30
|
TAC
|
5 0
|
1 42
|
*Sono
compresi solo gli esami amatici di uso corrente in MG, con
l'esclusione dei test genetici e per malattie rare
Come
si evince dalla tabella il baricentro della normativa si è
decisamente spostato dalle condizioni di erogabilità (da 69 nel 2016
a 15 nel 2017) verso le indicazioni prioritarie (da 41 nel 2016 a 122 nel
2017) anche per l'incremento dei test per immagini entrati nella
lista “nera” degli accertamenti sotto sorveglianza (specie TAC e
RMN, quintuplicate le prime e triplicate le seconde) comprese le new
entry (Ecografie e PET). Nel complesso i test di laboratorio restano numericamente stabili. In pratica per tutte le principali categorie di accertamenti diagnostici
si sono allentati i vincoli prescrittivi previsti dal Decreto
Lorenzin, che avevano suscitato le vivaci reazioni critiche di
sindacati ed associazioni professionali di categoria.
Ad
esempio tra gli esami ematici, di prescrizione quotidiana, vale a dire transaminasi,
amilasi, calcio, lipidi, clearance della creatinina, ferro,
fosfatasi, LDH, lipasi, sodio, potassio, BNP, urato, PT,
PTT, ACE, NSE e antigeni oncologici rientrano tra i test con
indicazioni prioritarie, mentre nel Decreto appropriatezza erano
classificati tra gli esami sottoposti a condizioni di erogabilità.
Restano soggetti a condizioni di erogabilità, abbastanza lasche o
specifiche, alcuni Marker epatitici, esami colturali per patogeni
intestinali, testa allergologici IgE specifici, esami ormonali, test
per HPV e parvovirus B19, calprotectina, cromogranina, mioglobina,
test di vitalità del liquido seminale e dosaggio ematico dei
farmaci. Di seguito il link per i principali esami con condizioni di erogabilità o indicazioni prioritarie:
Più
o meno la stessa valutazione riguarda TAC e RMN dell'apparato muscolo
scheletrico, che conservano i medesimi criteri prescrittivi del
decreto Lorenzin, ma solo come indicazioni prioritarie non
vincolanti. Tra le TAC e RMN più prescritte in MG restano ancora
ambiguità per quanto riguarda quelle della colonna
vertebrale e al ginocchio.
Per le TAC del rachide cervico-lombare tra le indicazioni prioritarie non compare
il sospetto di una sofferenza neurologia periferica secondaria a
compressione radicolare da ernia discale, senza dubbio il quesito
clinico più comune che giustifica la prescrizione di questi esami
(indicazioni
previste per la TAC del rachide: patologia traumatica acuta;
complicanze
postchirurgiche). In compenso la
RMN della colonna lombare, dorsale o cervicale non ha indicazioni prioritarie
e
quindi è da preferire alla TAC nel sospetto di ernia discale
sintomatica.
Lo stesso discorso vale per le indicazioni
prioritarie della TC
DEL GINOCCHIO. Patologia
traumatica acuta: Non
indicata inizialmente. Solo per valutazione scheletrica
pre-chirurgica e per caratterizzare estensione o frammenti della
frattura. Post-chirugico:
Non
indicata inizialmente. Migliore valutazione dell’evoluzione ed
eventuali complicanze ossee.
Anche
nel sospetto di lesione meniscale o legamentosa prevalgono le
Indicazioni prioritarie della RM
DEL GINOCCHIO: patologia
traumatica acuta: Indicata
nel caso di sospette lesioni legamentose intraarticolari (legamenti
crociati) con dolore persistente associato o non a blocco dei
movimenti (valutazione dei menischi articolari) e come valutazione
preliminare all'artroscopia. Post
chirurgica: Non
indicata inizialmente. Migliore valutazione delle protesi legamentose
e delle eventuali complicanze. Sospetta
infiammazione: Non
indicata inizialmente. Solo dopo Rx negativa, ecografia positiva e
tests di laboratorio probanti per la malattia artritica per la
valutazione dell’estensione del processo flogistico articolare alla
componente cartilaginea e scheletrica (early arthritis). Non
ripetibile prima di almeno 3 mesi
ed in funzione del quadro clinico-laboratoristico. In sostanza i LEA sembrano favorire implicitamente lo spostamento della diagnostica per immagine muscolo-scheletrica dalle TC alle RMN, forse per ridurre l'impatto delle radiazioni sulla popolazione. Di seguito il link agli esami per immagini con indicazioni prioritarie:
Nel
complesso i LEA 2017 segnano una
decisa svolta rispetto al
Decreto Lorenzin, nel senso
di una minore intrusività delle norme regolatorie a favore di una
maggiore "liberalità" ed autonomia decisionale del prescrittore, che non può
non essere giudicata positivamente, anche
se permangono alcune aree di incertezza e di indeterminazione.
Buongiorno,
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RispondiEliminaoggi 23 10 2019 il mio mmg mi ha detto che non puo piu prescrivermi rmn per monitoraggio di patologie croniche alla colonna, prescrittami invece nel 2018 e nel 2017 perchè sono cambiati i lea 2019
è vero oppure mi ha detto una menzogna con il solo obiettivo di ridurre e contenere i costi della sua gestione rimandando la responsabilità allo specialista ?
grazie