sabato 14 dicembre 2019

Collasso dei PS, tecnologia in MG e remunerazione delle prestazioni in telemedicina

Al Senato prosegue a tappe forzate l'esame della finanziaria, che comprende anche lo stanziamento di 235 milioni di € per la fornitura di tecnologia in MG. In un'intervista a La Repubblica il ministro promette enfaticamente "più fondi a medici e farmacie per evitare il collasso dei pronto soccorso". In concreto la norma si tradurrà in un "contributo di 8000 € per strumenti da 1000-2000 € come ecografi, elettrocardiografi e spirometri per fare una prima valutazione diagnostica"; in tal modo "se diamo una risposta al cittadino, per di più vicino a casa sua, riduciamo la pressione sulle strutture come i pronto soccorso e gli ambulatori" per fare da filtro e ridurre le richieste inappropriate.

L'obiettivo del ministro è encomiabile ma è concretamente realizzabile? Qualche dubbio è legittimo, soprattutto sulla possibilità di ridurre gli accessi in PS: al massimo l'esecuzione degli esami in telemedicina potrebbe accorciare un po' i tempi d'attesa per alcune prestazioni ambulatoriali, in particolare l'ECG+visita cardiologica o per la spirometria+visita pneumologica, ma l'ipotesi di ridurre in maniera significativa la "pressione" sui PS, trasformando gli studi dei MMG in piccoli Pronto soccorso H24, è abbastanza improbabile e forse solo una "speranza", specie nelle località disagiate dove il medico esercita in solitudine.

Un'altro tema caldo, correlato all'arrivo della tecnologia in MG, è quello della remunerazione delle prestazioni eseguite dai generalisti. Fino ad ora nulla è trapelato su questo punto delicato, e molti medici paventano il rischio "all inclusive", ovvero che il contributo statale comprenda anche il compenso per l'esecuzione dell'esame in studio. L'esecuzione di un ECG o un'ecografia addominale da parte del singolo medico comporta tempo, impegno in formazione ed assunzione di un rischio aggiuntivo rispetto ai compiti previsti dall'ACN non indifferente, che deve in qualche modo essere riconosciuto. Probabilmente il prossimo ACN entrerà nel merito, magari rispedendo la palla agli accordi regionali; in compenso la Lombardia ha già provveduto a normare la materia che sarà inserita nelle regole di sistema del 2020, con le seguenti modalità operative. Occorre precisare, a scanso di equivoci, che le nuove nrme riguardano solo gli esami compesi nel PAI dei pazienti cronici arruolati nella Presa in Carico (PiC)

NUOVE MODALITA' DI REMUNERAZIONE DELLE PRESTAZIONI IN TELEMEDICINA

L'invio del flusso di rendicontazione è sempre a carico della struttura accreditata. La remunerazione della prestazione svolta in telemedicina:
  1. CASO COOPERATIVA: il medico socio di cooperativa che referta è remunerato al 30%; il gestore e l’erogatore che mettono a disposizione la tecnologia e l'organizzazione per l’effettuazione della prestazione in telemedicina sono remunerati al 70%; la cooperativa stipula apposita convenzione con la struttura sanitaria accreditata e a contratto ed invia il flusso di rendicontazione.
  2. CASO MMG SPECIALISTA CON TECNOLOGIA: MMG singolo specialista che referta e ha la tecnologia è remunerato al 70%, stipula apposita convenzione con la struttura sanitaria accreditata e a contratto che invia il flusso di rendicontazione e viene remunerata al 30%.
  3. CASO MMG SPECIALISTA SENZA TECNOLOGIA: il medico singolo specialista che referta ma non ha la tecnologia è remunerato al 30% e deve stipulare apposita convenzione con la struttura sanitaria accreditata e a contratto che gli mette a disposizione la tecnologia. La struttura sanitaria accreditata e a contratto invia il flusso di rendicontazione e viene remunerata al 70%.
Le precedenti norme prevedevano per la prestazione in telemedicina un compenso del:
  • 70% a favore del medico di medicina generale
  • 30% a favore della struttura accreditata che gestirà la parte amministrativa relativa all'invio del flusso di rendicontazione ed eventualmente anche alla refertazione nel caso specifico che la prestazione sia svolta da parte del medico che non possiede la specializzazione nella disciplina medica per la quale viene erogata la prestazione in telemedicina.
FARMACIA DEI SERVIZI

La Farmacia dei servizi assume la funzione di snodo del sistema mediante attivazione di:

➢ servizi di front office: l’attività rivolta all’adesione da parte dei pazienti al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e relativa attivazione in Farmacia, sportello per la persona assistita a domicilio, con il coinvolgimento di altre figure professionali nel rispetto della normativa vigente.
➢ servizi di Telemedicina (holter pressorio, holter cardiaco, autospirometria, ECG) e la partecipazione delle Farmacie alle campagne di screening per il Tumore del Colon retto (raccolta campioni per l’esame del sangue occulto nelle feci).

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