In pratica (e in modo spannometrico)
- 1/3 circa dei passeggeri sono stati contagiati,
- di questi 2/3 (200 circa) hanno avuto manifestazioni cliniche a quanto pare non gravi
- mentre 1/4 circa è portatore asintomatico del virus, e quindi potenzialmente ancora contagioso.
I passeggeri delle Princess possono essere considerati, loro malgrado, un campione rappresentativo dell'universo grazie all'isolamento della nave e alla possibilità di sottopoporre tutti allo screening diagnostico dopo il contagio avvenuto prima della comparsa dei primi casi (ora invece che se ne stanno nella loro cabina sono praticamente tutti in isolamento e quindi si potrà anche verificare l'efficacia della quarantena).
Tra l'altro questo isolamento sperimentale è "vantaggioso" anche per quanto riguarda le strategie di contenimento epidemico del virus: quelli negativi alla Pcr possono scendere dalla nave e fare la quarantena a terra; invece i positivi e i malati lievi dovranno restare sulla "nave-ospedale" fino alla guarigione, mentre quelli gravi dovranno essere ospedalizzati.
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