venerdì 18 marzo 2022

COVID-19: netta ripresa dei casi di varianti omicron al 18 marzo

Evoluzione settimanale dell'ondata omicron al 18 marzo

Nell'ultima settimana si è consolidata l'inversione di tendenza registrata a partire dall'inizio del mese con un netto aumento dei principali parametri dell'ondata omicron:

  • i nuovi casi sono stati oltre 455mila rispetto ai 320mila della scorsa settimana, per un incremento del 42% rispetto al +25% della settimana precedente, con una media di 65mila casi al giorno rispetto ai 45mila del 11 marzo
  • i ricoveri complessivi sono tornati a risalire anche se di poco, passando a 8801 a 8877, ma solo nei reparti ordinari dove sono aumentati del 15% a fronte di una riduzione e del 10% in terapia intensiva; i decessi sono diminuiti dell'8% rispetto al 26% della scorsa settimana, scendendo sotto i 1000 per una letalità dello 0,21%
  • gli attualmente positivi e i soggetti in isolamento domiciliare sono risaliti di 143mila  rispetto ad un calo di 47 e 46mila.
I dati segnano continuo incremento di casi rispetto al calo registrato a febbraio; la minor gravità della variante Omicron per ora non si è riverberata in modo negativo su terapie intensive e decessi, anche se i ricoveri nei reparti ordinari hanno riperso a crescere, anche perchè l'impatto su complicanze e decessi è ritardato di alcune settimane rispetto all'inizio dell'ondata. 

Con il mese di aprile coloro che hanno ricevuto il richiamo tra ottobre e novembre saranno meno protetti dal vaccino, con prevedibile maggiore circolazione di SARS-COV2, ed inoltre i casi degli ultimi giorni si sono verificati anche tra vaccinati nel 2022. Infine milioni di ultra 50enni non sono vaccinati, non hanno fatto il richiamo, non va sottovalutato il potenziale effetto dell'ondata di profughi dall'Ucraina in maggioranza non vaccinati e il rischio che la nuova impennata di contagi selezioni altre variati non necessariamente meno "aggressive".







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