sabato 2 giugno 2018

La Regione Veneto ha approvato il Piano per la Presa in Carico della cronicità

A poche settimane dalla delibera dalla regione Piemonte anche il Veneto si dota di un Piano regionale per la Presa in Carico della Cronicità e della Multimorbilità (PiCCM) per intensità di cura e di assistenza: https://app.box.com/s/031txnzhqpcwwaqcpau57fxswrl6bg7o

La PiCCM è inserita all'interno del Piano Sanitario Regionale 2019-2021 ( http://www.quotidianosanita.it/veneto/articolo.php?articolo_id=62369 ) in coerenza con il Piano Nazionale per la Cronicità. Ecco i punti organizzativi qualificanti.

La dimensione distrettuale

Il Distretto Socio sanitario è l'articolazione dell'USSL incaricata di integrare i diversi servizi per assicurare una risposta coordinata e continua ai bisogni dei cronici, diventando il "gestore" di alcune categorie di bisogno complesso. Gli obiettivi strategici della gestione distrettuale della PiCCM sono: analisi, misura e stratificazione dei bisogni della popolazione (case mix), definizione e attuazione dei percorsi assistenziali integrati per le principali patologie croniche e per l'assistenza alla fragilità, assistenza integrata h 24 e 7gg7 tra tutti i soggetti preposti alla PiCCM nei diversi nodi della rete dei servizi.

La stratificazione della popolazione dei cronici

I cronici vengono stratificati in quattro categorie epidemiologiche sulla base della co-prevelenza:
  • assistiti con una singola patologia o condizione non complicata: 19,9%
  • patologie multiple non complesse: 19%
  • cronicità complessa: 3,3%
  • cronicità avanzata: 1%
Le prime due categorie, definite conicità "semplice", saranno seguite dai Team Multiprofessionali di Asssistenza Primaria, mentre la cronicità complessa e avanzata viene assegnata ai Team Multiprofessionali dedicati alla complessità.

La gestione della conicità semplice

Le medicine di Gruppo Integrate e i neonati Team Multiprofessionali di Assistenza Primaria saranno il punto di contatto per la gestione della PiCCM e il riferimento della comunità per:
  • prevenzione della malattia e trattamento della sua cronicizzazione;
  • riconoscimento dei malati cronici; 
  • inserimento nei percorsi di presa in carico integrata;
  • sviluppo della gestione dell’assistenza in team.
Per fare questo sono richiesti: 
  • la valorizzazione del rapporto di fiducia tra medico e paziente; 
  • un elevato livello di integrazione dell’assistenza primaria nel sistema;
  • lo sviluppo del lavoro per percorsi assistenziali con applicazione dei PDTA; 
  • una forte crescita e valorizzazione del ruolo degli infermieri nell‘assistenza primaria;
  • la dimostrazione del contributo al raggiungimento degli standard di sostenibilità del Sistema.
La gestione della cronicità semplice sarà garantita da tre tipologie di Team Multiprofessionali di Assistenza Primaria:
  1. aggregazioni di medici convenzionati, organizzate e dimensionate rispetto alle specifiche caratteristiche del contesto; 
  2. team che coinvolgono medici dipendenti dei SSN nell’assistenza medico-generica, in conformità a quanto stabilito dalla legge n.833/1978;
  3. team di assistenza primaria gestiti da un soggetto privato accreditato in rapporto ad uno specifico bacino territoriale.
Al fine di tutelare la libera scelta, il cittadino potrà aderire ad una sola tipologia di team, che si configurano come alternativi e non potranno essere fruiti contemporaneamente dallo stesso assistito.

Sulla base di questi principi generali anche i pediatri potranno costituire Team analoghi. Spetterà al direttore del Distretto organizzare le risorse affinché vengano attuati i PDTA, definendo:
  • gli obiettivi da raggiungere; 
  • le risorse disponibili ed i criteri del loro utilizzo;
  • le modalità di monitoraggio e verifica dei risultati;
  • il budget delle prestazioni specialistiche necessarie.
Per la Presa in Carico e la gestione della cronicità semplice non è previsto il PAI, come invece accade in Lombardia. Strutture, dotazioni, personale e servizi per i Team di assistenza primaria potranno essere messi a disposizione dalle USSL, oppure da soggetti fornitori esterni di servizi infermieristici o amministrativi (con apposita gara d'appalto) o ancora attraverso una procedura di accreditamento di erogatori con il SSSR. Infine potranno essere avviate procedure di accreditamento per l'erogazione di servizi sanitari dell'assistenza primaria nel suo complesso.

Gestione della cronicità "complessa ed avanzata": i Team multiprofessionali "dedicati"

Sarà affidata a Team composti da specialisti con prevalente competenza geriatrica/internistica, dipendenti del SSN, e infermieri, assistenti sociali e altri professionsiti con legami funzionali anche con le strutture ospedaliere. La rete curerà l'attuazione dei PAI o Piani Integrati di Cura, condivisi dal team con il paziente, con l'obiettivo di mantenere la persona nel proprio ambiente di vita e nel proprio domiclio. Sono previste tre tipologie di servizi:  ambulatori territoriali dedicati,  assistenza domicliare (ADIMED/ADI e cure palliative) e strutture per le cure intermedie (Hospice, Ospedale di Comunità e Unità Riabilitativa Territoriale).

Strumenti di supporto

La PiCCM prevede: un sistema informativo integrato, sistemi di valutazione della gestione integrata, una formazione specifica degli operatori per favorire l'approccio multidimensionale e il governo delle reti territoriali integrate con l'ospedale, un sistema di analisi dei costi e di tariffazione per gli obiettivi di budget.

COMMENTO

Il Veneto, a differenza della Liguria e del Piemonte, applica alla PiC della Cronicità il modello di "quasi mercato" interno della Lombardia, che mette in concorrenza la MG con altri erogatori pubblici e privati, con alcune differenze. Per la croncità semplice non è previsto nè il Patto di Cura nè il PAI, riservato alla cronicità complessa e avanzata, gestita in toto da Team multidiprofessionali specialistici, in cui non figura il MMG.

La cronicità semplice avrà come riferimento clinico e gestionale i Percorsi Diagnostici e Terapeutici, senza l'appesantimento burocratico del PAI e del Patto di cura come in Lombardia. Vi è un'altra importante differenza tra la PiCCM veneta e la PiC lombarda: la scelta del cronico lombardo è tra Gestore territoriale (la Coop di MMG) e Gestori organizzati (ospedale pubblico o struttura private) mentre in Veneto potrà optare solo tra Team collocati sul territorio a livello Distrettuale.

Viene riaffermato il ruolo del Distretto come perno organizzativo di tutte le forme di gestione della cronicità, a differenza della scelta lombarda che attribuisce ai Gestori Ospedalieri pubblici e privati compiti assistenziali anche per la cronicità semplice. I Team multiprofessionali di assistenza primaria sono assimilabili alle Unità Complesse dell'ACN nazionale (in Veneto Medicine di gruppo Integrate) mentre per i medici single le AFT potrebbero evolvere in Team.

Per i pazienti si profila una doppia opzione: il malato cronico dopo aver scelto il MMG di fiducia dovrà anche optare per  una delle tre tipologie di Team Multiprofessionale di Assistenza Primaria disponibili sul "quasi mercato" regionale (quello composto da medici dipendenti del SSR e il Team dei privati accreditati). Per la MG nel suo complesso si apre quindi una fase di incertezza per la sfida che le viene lanciata dalla concorrenza da parte degli altri Team di assistenza primaria presenti sul territorio. La sfida assume carattere ancor più diretto nell'ipotesi che possano essere accreditati sul territorio altri enti erogatori di "servizi sanitari dell'assistenza primaria nel suo complesso".

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