La protezione civile ha introdotto il NRE (Numero Ricetta Elettronica) in sostituzione dell'invio per mail del promemoria cartaceo come allegato in pdf. Contrariamente a quanto anticipato dalla stampa non si fa alcun cenno all'invio del NRE direttamente in farmacia, saltando il paziente, pratica priva di legittimità giuridica (rischio di comparaggio?). Si precisano soltanto le tre modalità di recapito del numero al cittadino: con e-mail o App di messaggistica personale, con SMS o dettatura telefonica, tramite cellulare o telefono fisso del paziente. Si tratta di un passo in avanti rispetto alla necessità di stampare il promemoria cartaceo inviato per e-mail al cittadino, spesso sprovvisto di stampante, senza contare il problema dei sostituti non sempre abilitati alla prescrizione dematerializzata. Al link il testo dell'ordinanza:
https://app.box.com/s/dsm8g6pi8k9gtp7b0d7497xgmbq1ula5
Una volta ricevuto il NRE il paziente potrà, previo accordo con il farmacista
- stamparlo e portarlo in farmacia per ritirare le confezioni
- visualizzarlo tramite cellulare/tablet o SMS per mostrarlo al farmacista
- girare il NRE alla farmacia tramite e-mail o app tipo What's App, per poi ritirare i farmaci (sempre che il farmacista sia disponibile).
La soluzione adottate non si applica a due grosse categorie di farmaci:
- quelli distribuiti tramite doppio canale, ovvero stampati sulla vecchia "ricetta rossa", spesso soggetti a Piano Terapeutico: nuovi anticoagulanti, insuline, antidiabetici, antipsicotici, oppiacei, eritropoietine, cardiovascolari, ormonali, ossigeno etc..
- i farmaci in fascia C, cioè non prescrivibili a carico del SSN: antipiretici, antidolorifici, FANS, statine, antistaminici, antibiotici topici, ansiolitici, ipnotici, mucolitici, sedativi della tosse, creme, colliri, venotropi, anti-vertiginosi, vitamine, antipsicotici, antiaggreganti etc..
Il paziente dovrà quindi recarsi comunque in studio per ritirare il cartaceo, vanificando parzialmente la novità del NRE. Resta il problema dei pazienti, giovani e soprattutto anziani non connessi alla rete o con cellulari di vecchia generazione, utenti cronici e frequentatori abituali degli studi medici che, per intuibili motivi, avranno difficoltà a ricevere il NRE per telefono (si tratta di un codice composto di una decina di caratteri per ogni ricetta). Insomma un cambiamento di facciata per un problema che doveva essere risolto definitivamente fin dall'avvio della dematerializzazione delle prescrizioni. Quanti assistiti e quanti professionisti hanno rischiato e rischiano il contagio virale affollando le sale d'attesa per avere il fatidico pezzo di carta? Perchè per anni non si è risolto il problema, come è avvenuto in alcune regioni?
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