Nel
secondo semestre del 2021 si è concretizzata per l’assistenza primaria o
territoriale una svolta radicale e forse storica nelle policy nazionali e
regionali. La pandemia ha amplificato alcuni nodi problematici che covavano
sotto la cenere di una apparente normalità, in particolare nell’epicentro
pandemico lombardo dove la Medicina Genera (MG) è stata messa a dura prova e ha
pagato il prezzo umano più alto.
Alla fine del 2021 infatti è terminato l’iter
di due provvedimenti destinati a segnare una cesura a livello nazionale con
ricadute a livello regionale, ovvero: a livello centrale la messa in opera della
missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e in sede periferica
la revisione della legge regionale lombarda N. 23 del 2015.
In entrambe i casi
i provvedimenti hanno a che fare in modo specifico con l’assetto e la gestione
dell’assistenza primaria e della MG e sono tra loro correlati: la nuova configurazione del SSR lombardo ha recepito le innovazioni del PNRR per il rafforzamento della
sanità territoriale, in particolare case ed ospedali di comunità.
Per comprendere e valutare i cambiamenti introdotti con la "riforma della riforma" Maroni conviene partire dal precedente assetto ripercorrendo l'evoluzione del SSR lombardo degli ultimi anni. In sintesi, alla base dei
deludenti esiti della politica sanitaria regionale verso il territorio, nella cornice delle politiche pubbliche, troviamo la stessa teoria
(implicita), cioè la managed competition ovvero il cosiddetto quasi mercato, che antepone il principio
della concorrenza alla collaborazione tra comparti del SSR, come nel caso della riforma della Presa in Carico (PiC) della cronicità e fragilità approvata nel 2017.
Nei fatti la
soluzione del quasi mercato ha fatto emergere i limiti empirici
del New Public Management nella gestione della cronicità e nella governance del territorio.
Infatti il passaggio dei cronici dalle cure primarie al Gestore ospedaliero
doveva risolvere i problemi organizzativi denunciati nella premessa dei CReG del 2006 circa le presunte carenze della MG nella cura della
cronicità.
Questa ipotesi non ha retto alla prova dei fatti ed è stata
confutata dal ruolo irrilevante svolto nella PiC dai Gestori ospedalieri, che si sono rivelati “il” problema di una riforma inappropriata, esito amplificato dal Covid-19 sul versante dell'organizzazione dei servizi territoriali. In pratica la managed competition da soluzione dei problemi si è rivelata
la spiegazione causale delle difficoltà incontrate dalle policy lombarde sia
nella gestione della PiC sia nel contenimento del COVID-19.
In particolare con la pandemia sono venuti al
pettine i nodi della mancata integrazione tra I e II livello, già evidenziati dalla PiC, riconducibili all’ideologia di quasi mercato che ha pervaso le
politiche sanitarie verso il territorio nell’ultimo lustro, emblematicamente
testimoniato dal disinteresse dei decisori pubblici verso la riforma Balduzzi e la mancata attivazione della AFT.
In questo contesto l’approvazione dell'ennesima riforma segna
la fine di un ciclo ventennale di politiche all’insegna della
marginalizzazione della medicina territoriale e nel contempo marca una svolta programmatica di 180° nella governance del territorio, con il superamento di fatto della “filosofia” della LR 23.
D’altra parte era difficile
approvare una riforma peggiorativa rispetto alla legge Maroni, se non altro per non perdere l’erogazione dei fondi strutturali del PNRR, vincolati alla ricostruzione e
riorganizzazione della rete sociosanitaria deliberatamente smantellata da
ventennali politiche ispirate al quasi mercato. Il PNRR può inaugurare un ciclo virtuoso per la sinergia tra
interventi istituzionali e concrete realizzazioni dal basso, nel segno del
rafforzamento del network di strutture sanitarie, con le Cese e gli Ospedali di
Comunità, e della riorganizzazione della medicina generale. Il volume illustra
la situazione dei servizi territoriali pre-pandemia, le dinamiche innescate dal
Covid-19 nell'organizzazione ospedaliera e territoriale e le prospettive dalla riforma della legge 23 per il rilancio dell'assistenza
primaria.
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